
MESAGNE (BR) – Canili nell’occhio del ciclone. Il caso di Torchiarolo diventa la punta dell’iceberg che fa tornare a galla criticità diffuse nel territorio brindisino. Qualche mese fa, le polemiche hanno interessato il canile comunale di Mesagne, sovraffollato a detta degli animalisti.
Oggi, il Sindaco Franco Scoditti prende carta e penna per descrivere lo stato attuale della struttura, avvalendosi dell’esito dell’ultima ispezione dei NAS risalente al mese di ottobre: a fronte di una capienza di 200 posti, nei 96 box del rifugio sono presenti 383 cani e nei 16 box del comparto sanitario sono ospitati 27 cani.
Il documento dei NAS mette in evidenza dei problemi strutturali: la presenza di ruggine sulle cerniere delle porte, intonaci dei box divelti a causa dell’umidità, l’assenza di griglie sulle canaline di raccolta delle acque reflue e la carenza di attrezzature, il tutto segnalato agli uffici competenti.
Ma, al tempo stesso, i Carabinieri precisano che “i soggetti presenti nel rifugio sono in buono stato di salute e nutrizione, e ricoverati all’interno di box tutto sommato puliti”.
Un quadro supportato dall’ultima visita del veterinario del canile e dalla relazione della ASL che il mese scorso ha rilevato una condizione igienico-sanitaria dignitosa.
Il Sindaco di Mesagne, dunque, tranquillizza i suoi concittadini sulla salute degli animali, ma resta il problema strutturale che verrà affrontato non appena sarà più chiara la situazione del bilancio 2013.
Anche a Torchiarolo, d’altronde, si attende il bilancio comunale per affidare la gestione del canile, tramite un bando pubblico, alle associazioni di volontariato.
Intanto, dopo l’esposto in Procura degli animalisti e le accuse respinte dal Sindaco Giovanni Del Coco, è partita la campagna di adozione per garantire ai cani una vita migliore.
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