Ilva chiede nuovo dissequestro acciaio

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TARANTO  –    L’Ilva  ha presentato un’istanza ai custodi-amministratori giudiziari nominati dalla Procura della Repubblica di Taranto in cui chiede di poter commercializzare una parte – circa 800.000 tonnellate su 1 milione e 700.000 tonnellate – di prodotti finiti e semilavorati, sequestrati dalla Guardia di Finanza il 22 novembre scorso e fermi sulle banchine e nei depositi dell’azienda siderurgica.

Il sequestro della merce fu chiesto dalla stessa Procura e poi disposto dal GIP del Tribunale Patrizia Todisco in quanto sarebbe stata prodotta, secondo i magistrati in maniera illegale, nel periodo tra il 26 luglio, il giorno del sequestro degli impianti dell’area a caldo in seguito all’inchiesta sul presunto disastro ambientale, e il 22 novembre e a seguire fino al 3 dicembre scorso, quando fu approvato il decreto legge del governo che consentiva la ripresa della produzione e della commercializzazione dei prodotti.

 

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