
L’Italia è un Paese strano. Quando qualcosa funziona bene chissà per quali ‘sconosciuti’ motivi si cerca di fare ostruzionismo. E’ il caso del Centro IMID di Campi Salentina finito, insieme al Medico Mauro Minelli, nel durissimo attacco del Presidente dell’Ordine dei Medici Luigi Pepe.
Bisogna far salvo il diritto alla salute che non può essere fermato dalla burocrazia.
La sanità non può essere terreno fertile per assurde strumentalizzazioni e prese di posizione che valicano le necessità dei pazienti senza alcun rispetto per chi soffre.
Quella del Centro IMID è una battaglia giusta, un esempio di buona sanità in un contesto che ogni giorno, invece, ci regala scandali e sperperi che da anni evidenziamo e denunciamo e che hanno portato allo sfascio della sanità in Puglia.
Ho sostenuto e continuerò a sostenere le ragioni del Centro IMID, perchè ogni singola persona che soffre ha diritto alla speranza di una vita normale.
L’Ordine dei Medici, è nella sua missione, dovrebbe avere a cuore le sorti di uno dei pochi centri specialistici che funziona bene grazie a medici e personale estremamente qualificato.
La politica deve essere indirizzo e non gestione della sanità. La trasparenza è l’unica condizione per restituire credibilità.
Paolo Pagliaro
Coord. Reg. Puglia MIR
Candidato alla Camera dei Deputati
A partire dalla giornata di ieri le tv locali hanno dato ampio risalto alla ingiustificata sospensione dei ricoveri presso il centro IMID di Campi Salentina (Le). Il centro IMID (Malattie Infiammatorie Immuno-Mediate) è un importante centro di riferimento oramai divenuto di importanza nazionale per la presa in carico dei pazienti affetti da immunopatie. Tanto è vero che numerosi pazienti, cosa molto rara per il sistema sanitario pugliese, provengono da altre ragioni.
I pazienti di CIDP, patologia infiammatoria cronica demlienizzante sono vicini a tutti i pazienti e alle loro famiglie in cura presso il centro IMID.
I pazienti di CIDP rivendicano ancora una volta la necessità di investimenti in ricerca su queste malattie dalle cause sconosciute e per questo sotto-diagnosticate e molto spesso mal curate. E quando le cure ci sono, a causa dei costi elevati, sono molto spesse negate o ritardate nella loro somministrazione.
I pazienti di CIDP di Puglia ricordano le difficoltà di accesso alle cure e appare incomprensibile come pazienti già in possesso di un piano terapeutico rilasciato da un centro di riferimento della patologia che prevede ricoveri programamti per la somministrazione del farmaco sia poi disatteso.
I pazienti CIDP di Puglia ricordano che le difficoltà di accesso alle cure sono state denunciate già a partire dallo scorso novembre e sono molto rammaricati del comportamento della Giunta della Regione Puglia e dell’Assessorato alla Sanità che non ha ancora dato alcuna risposta neanche ad una specifica interrogazione regionale di cui alla numero 818 presentata in data 22 novembre 2012.
I pazienti CIDP di Puglia segnalano ancora una volta la necessità di procedere ad una integrazione della Deliberazione della Giunta Regionale del 31 luglio 2012, n. 1591 individuando in modo corretto il medico di riferimento per i Centri interregionali di riferimento (CIR) e dei Presidi della Rete Nazionale (PRN).
I pazienti di CIDP rifiutano toni polemici e strumentalizzazioni di quanto successo ma sono sinceramente sconcertati delle mancate risposte della politica Regionale a esigenze primarie come quelle della salute dei cittatini di Puglia.
I pazienti di CIDP regionale chiedono una urgente costituzione di un tavolo tecnico per la definizione di linee guida regionali per la loro presa in carico e per adeguate garanzie per le loro cure.