LECCE – Dopo l’appuntamento barese, per il Partito Democratico è tempo di ritrovarsi a Lecce. Secondo giro di presentazione delle liste, seconda occasione per ribadire e ribadirsi che vada come vada, il PD è l’unico partito ad aver scelto democraticamente i propri candidati al Parlamento.
Il clima rispecchia quello precedente di Bari. Tutti carichi a cominciare ufficialmente la campagna elettorale.
“E’ finita l’epoca – si è detto – in cui i corpi collettivi sono stati messi da parte dal leaderismo. Né leaderismo, né populismo”, chiariscono i candidati salentini del PD.
“Nell’agenda Bersani – hanno chiarito i democratici – il Mezzogiorno è uno dei temi principali”. Riferimento che colpisce dritto il premier Mario Monti, nella cui agenda, il Sud, non è espressamente citato.
Presenti i capolista a Camera e Senato, Franco Cassano e Anna Finocchiaro. E’ stata la presidente del gruppo PD al Senato a chiarire che l’alleanza con Vendola non è in discussione, spronando poi i militanti del PD a cercare consensi specialmente fra chi è ancora indeciso.
Presentazione ufficiale delle liste anche per Rivoluzione Civile, alla presenza del leader Antonio Ingroia. L’appuntamento, partecipato, è stato l’occasione per presentare i candidati salentini in corsa per Camera e Senato. D’Agata, Libardo, Calò, sono quelli in posizioni più alte, ma nessuno eleggibile.
Nella convention sono stati ribaditi i pilastri alla base del programma di Rivoluzione Civile: legalità, difesa dei diritti, lotta alla criminalità e alla corruzione.
Rivendicano la presenza di società civile e politica pulita, costruendo una alternativa all’Italia di Monti e Berlusconi.
Presentazione leccese delle liste anche per La Destra di Storace. I militanti, simpatizzanti e rappresentanti istituzionali iscritti al partito hanno conosciuto più approfonditamente il ‘Manuale della sovranità’, ovvero, il programma articolato in 10 punti: stop alle banche, all’euro, alla casta alla corruzione, al precariato. Per dirne alcuni.
Qui in provincia, si è detto, la sfida sarà duplice, poiché si presenta come l’unico partito storico del M.S.I.; essa potrà essere un nuovo punto di riferimento, alla luce dell’allontanamento e dell’emarginazione di personalità di spicco della destra salentina, con la compilazione delle liste di altri partiti della coalizione del centrodestra. “Non abbiamo rinnegato, né tradito” hanno sottolineato i candidati, Paolo Agostinacchio e Luisa Fasano, “siamo rimasti sempre coerenti ai valori, alle idee del M. S. I. e di A.N.”.
Intanto, continuano ad arrivare i sondaggi. Nessuna grossa novità. La tendenza è confermata anche dall’ultimo arrivato dalla società ‘Quorum’.
In Puglia il centrosinistra guidato da Bersani sarebbe al 37,3%, il centrodestra con Berlusconi al 29,5%, il centro con Monti al 15,3, Grillo al 11,8 e Ingroia al 4.