Politica

Vendola: “Dimissioni? Non accetto consigli da nessuno”

Un uomo e una donna. E’ questa la fotografia che Sinistra Ecologia e Libertà vuole inserire negli archivi per ricordare la squadra che da oggi è pronta per concorrere ad un posto in Parlamento. Dario Stefàno, capolista al Senato, Sonia Pellizzari in corsa alla Camera sono i volti dei candidati salentini che come uno scacchiere preciso, sono stati inseriti nelle liste del partito.

Loro come il brindisino Toni Matarrelli, la leccese Anna Cordella o la tarantina Donatella Duranti.

Solo per dirne alcuni. E’ la squadra che ha affrontato le primarie e che ha la responsabilità di far tornare la sinistra in Parlamento come non avviene da anni. Per dire “benvenuta sinistra” come recita lo slogan, che per il capolista alla Camera Nichi Vendola, significa restituire diritti, solidarietà, uguaglianza.

La presentazione ufficiale delle liste, è stata anche l’occasione per chiarire che di alleanze non è più tempo di parlarne, né tantomeno di aperture o chiusure ai montiani

“Se il PD avesse dato semaforo verde all’ingresso di Ingroia nella coalizione – ha detto Vendola – allora saremo stati tutti quanti immuni dal pericolo del montismo. Io mi batto perché il centrosinistra possa avere una vittoria piena e possa portare il Paese a quella svolta che noi intendiamo evocare soprattutto quando parliamo di lavoro e di difendere il lavoro”.

Vendola, non cita mai Berlusconi. Il suo competitor appare più il premier uscente Mario Monti, più volte citato e più volte contestato. A quanti, poi, chiedono di accelerare il processo che porterà alle elezioni anticipate, risponde un po’ piccato che consigli non ne intende accettarne. “Il consiglio me lo sono dato da solo. Quando riterrò giunto ad esaurimento il mio mandato – ha concluso Vendola –  allora firmerò la lettera di dimissioni. Abbiano tutti la compiacenza di consentire a me di farlo, quando riterrò opportuno farlo”. 

Il capolista al Senato, Dario Stefàno, porterà con sè l’esperienza alla guida dell’agricoltura pugliese, che non intende tralasciare una volta in Parlamento. “Noi – ha detto l’assessore regionale – portiamo un programma robusto che investe fortemente sull’agricoltura. Sono convinto che modificando l’approccio del governo nazionale rispetto a questa grande questione che appartiene a tutto il Mezzogiorno, anche la Puglia potrà beneficiare di una ulteriore spinta e una ulteriore capacità di traino”.

Le assenze o le fredde presenze, di chi ha avuto da ridire sul metodo delle primarie, si sono notate.

E’ tempo di campagna elettorale e quello delle polemiche è passato. Almeno per ora.

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