GALATINA (LE) – ‘Pantacom’ non ci sta. Dopo il subbuglio che si è scatenato a Galatina contestualmente al diniego regionale al mega parco in Contrada ‘Cascioni’, dopo il blocco della Statale 101 per il rischio di un trasloco, comunque, non confermato, del progetto a Nardò, la società risponde a muso duro e scarica le responsabilità: “Il Comune di Galatina ha richiesto le integrazioni alla documentazione in data 4 gennaio – scrive l’Ing. Progettista Cesare Barrotta – e pertanto il termine che la ‘Pantacom’ ha per produrle non è ancora scaduto. Scade, infatti, il 3 febbraio. Quindi, se la Conferenza di servizi si è chiusa negativamente, si comprende facilmente quali siano stati i motivi che lo hanno determinato”.
L’Amministrazione Montagna aveva concesso come termine il 18 gennaio, per arrivare a Bari, nelle scorse ore, con in mano tutti gli incartamenti. È su quel tavolo regionale che si è stabilita l’improcedibilità nell’iter relativo al rilascio del nulla osta commerciale, “proprio per la mancanza dei documenti necessari”, ha sostenuto il Sindaco Cosimo Montagna.
“No, per la mancanza dell’accordo sottoscritto con il Comune”, replica Barrotta, visto che quello è indispensabile per raggiungere il punteggio minimo richiesto per partecipare alla procedura di assegnazione del nulla osta.
Insomma, Palazzo Orsini avrebbe impedito di superare lo sbarramento, mettendo fuori gioco l’insediamento di Galatina nella corsa ad accaparrarsi la superficie di vendita in provincia di Lecce, superficie contesa anche da due insediamenti a Scorrano e a Gallipoli.
I 10 punti, di cui avrebbe avuto bisogno ‘Pantacom’, sono rimasti nel cassetto del Sindaco che, però, aveva già dichiarato: “Nessuna autorizzazione preventiva su un progetto a scatola chiusa”.