Redazionali

Attenti grillini, o diventerete ‘politici’

I politici di professione hanno un difetto, quando si tratta di tv: per loro conta esserci, tutto gira intorno a loro. Chi opera nell’informazione televisiva sa che, quando un politico di professione chiama, di solito lo fa per sollecitare la presenza delle telecamere alla conferenza stampa, al comizio, all’iniziativa pubblica.

I contenuti? Spesso sono un accessorio inutile: conta esserci, tutto gira intorno a loro.

Il Movimento 5 Stelle, finora, si è contraddistinto come una novità rispetto ai vecchi riti dei politici di professione: una rottura (da molti punti di vista positiva) rispetto al sistema partitico e anche all’apparato mediatico mainstream tradizionale. Attenti ai contenuti, i militanti del Movimento 5 Stelle non si occupano solo di costi della casta e numero degli eletti, ma anche e soprattutto di energia fossile e alternative sostenibili, carbone e fotovoltaico, ambiente e paesaggio, copyright digitale e condivisione del web 2.0, eccetera.

Fin qui la teoria. Poi la pratica racconta qualcosa di diverso: Beppe Grillo, nel suo Tsunami tour, sceglie quattro tappe nel raggio d’azione di TeleRama (venerdì 18 gennaio Brindisi e Bari, sabato 19 gennaio Lecce e Taranto). TeleRama decide di seguire la prima tappa, quella brindisina: un luogo significativo per parlare di contenuti, dal carbon fossile alla sostenibilità delle alternative. E in effetti è su questo che Grillo punta il suo comizio in piazza Vittoria, come puntualmente TeleRama documenta in un servizio di quasi tre minuti: un tempo che, nel linguaggio televisivo, è pari ad un’era geologica (chi se lo fosse perso, può rivederselo qui: http://www.youtube.com/watch?v=QfYjdSA9TQU ).

Una scelta autonoma della redazione di TrNews che per il Movimento 5 Stelle, produce un doppio vantaggio: il primo è quello di concentrare l’attenzione sui contenuti, contrastando l’accusa ricorrente di preferire la protesta alla proposta; il secondo è quello di assicurare un buon ‘lancio’ per le tappe leccese e tarantina del giorno successivo. In effetti il giorno dopo, sabato 19 gennaio, la tappa leccese dello Tsunami tour riempie piazza Sant’Oronzo, come puntualmente riporta il ‘pastone’ politico di TeleRama in onda nel tg della domenica, condividendo la foto che meglio rappresenta il pienone, scattata da Paride De Carlo per 20 centesimi. Insomma un lungo servizio dedicato solo a Grillo il sabato, un passaggio nel ‘pastone’ complessivo la domenica: lo Tsunami tour ha ricevuto una copertura mediatica invidiabile, i ‘grillini’ saranno più che soddisfatti.

Col cavolo: in un violento comunicato stampa (lo trovate qui: http://www.lecce5stelle.it/telerama-disinformazione-locale ), il Movimento 5 Stelle di Lecce attacca l’assenza delle telecamere di TeleRama nella tappa leccese dello Tsunami tour e insinua che il motivo sia da ricercarsi nella candidatura dell’editore Paolo Pagliaro nelle liste del MIR, liste che avrebbero spadroneggiato nel ‘pastone’ politico della domenica.

Poco conta che le liste del MIR non abbiano affatto spadroneggiato nel ‘pastone’ politico della domenica, tutto o quasi dedicato invece al travagliato parto delle liste del PDL (lo trovate qui: https://www.trnews.it/liste-pdl-fibrillazione-mir-tutti-roma/ ).

Poco conta che lo Tsunami tour abbia ricevuto ampia copertura mediatica da TeleRama, con un servizio dedicato alla prima tappa, quella brindisina, e un passaggio sulla tappa leccese nel ‘pastone’ della domenica.

Poco conta che nei talk-show di TeleRama, Maurizio Buccarella, il capolista al senato nelle liste pugliesi del movimento 5 stelle sia stato – conti alla mano – tra i candidati più presenti, ben più del nostro editore, anche lui candidato, Paolo Pagliaro.

Poco conta che già TrNews abbia fatto i conti con l’inevitabile pregiudizio che scaturisce dalla presenza di un editore schierato in politica e abbia smentito quel pregiudizio con i fatti: è successo in occasione delle comunali di Lecce, quando un organismo ‘terzo’ (e non certo sospettabile di simpatie verso Pagliaro) come l’Osservatorio della comunicazione politica dell’Università del Salento monitorò tutte le edizioni di tutti i telegiornali locali, ‘promuovendo’ l’equilibrio di TeleRama (chi non ci crede può cliccare qui http://www.ocplecce.net/ e scaricare i due bollettini dedicati alle amministrative 2012).

Poco conta, infine, che TeleRama, in una crisi terribile che ha falcidiato le emittenti televisive locali, sia in piedi quotidianamente e racconti ogni giorno non solo (tutta) la politica e (tutta) la cronaca, ma anche i privilegi della casta e le difficoltà dei cittadini, gli scempi ambientali del carbone e dell’acciaio e gli sfregi paesaggistici dell’eolico e del fotovoltaico, le carenze della sanità e gli intrecci nell’università, gli sprechi degli eletti e le sofferenze dei detenuti, le incompiute prodotte dalla pubblica amministrazione e il degrado dei beni confiscati alla criminalità.

Insomma i numeri e i fatti sembrano non contare, per i militanti del Movimento 5 Stelle di Lecce: in tv conta esserci, tutto gira intorno a loro. Ma non sarà che anche i grillini anti-sistema stanno diventando politici di professione?

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