
Sono ore di grande incertezza e tensione in casa PDL, le voci sul numero di deroghe concesse si susseguono e smentiscono di ora in ora. In realtà nemmeno i diretti interessati hanno la matematica certezza di essere dentro o fuori.
E’ un gioco al massacro che ha il sapore di una tecnica dei vertici del PDL per evitare la grande fuga degli esclusi verso altre liste.
Molti dunque potrebbero scoprire di non essere candidati solo a pubblicazione avvenuta delle liste.
Tuttavia in Puglia a godere del nullaosta potrebbe essere un numero che oscilla da 2: Leone e Vitali a 5 con Azzolini, Bruno e Amoruso. Insomma a cantar vittoria potrebbero essere i fedelissimi di Berlusconi e il Coordinatore regionale del PDL in Puglia.
Dalla lista verrebbero depennati i salentini Gallo, Costa e Licastro Scardino che resterebbero a casa.
Tuttavia bisognerà capire come si comporterà il PDL con chi tecnicamente è candidabile e non dovrebbe ricorrere all’uso delle deroghe, ma comunque viene messo in discussione poiché uscente. E sono: Barba, Lisi, Nessa e Saccomanno.
In ambienti romani si dice che il caso verrà affrontato dopo fatto saltare il tappo deroghe ma la questione potrebbe essere affrontata contestualmente. I tempi stringono e sono ore di grandi trattative anche sui nomi da inserire in posizione utile oltre alla cosiddetta ‘quota rosa’ da rispettare.
Nodi da sciogliere al più presto poiché manca poco al 21 gennaio, data in cui verranno depositate le liste. Nel frattempo a Lecce il Coordinamento provinciale del PDL viene convocato fra i membri provinciali per curare l’aspetto organizzativo della campagna elettorale per le politiche 2013.
Sul banco non approdano le due questioni spinose: deroghe e rapporto con la Poli che annunciando di essere capolista al Senato per Grande Sud, ha creato maretta fra i fittiani che rivendicano maggiore spazio sia al Senato che alla Camera, capolista incluso.
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