TARANTO – Resta, a meno di dieci giorni dalla presentazione delle liste per le politiche del 24 e 25 febbraio, il rebus delle candidature nel PDL di Taranto. I martinesi Lino Nessa, senatore uscente da tre legislature, e il consigliere regionale Gianfranco Chiarelli che si contendono una poltrona per due.
Se il primo può vantare colleganza e amicizie consolidate come quelle con Renato Schifani, dovrà comunque superare con una deroga, le regole del partito che sbarrano la strada ai parlamentari con più di tre legislature alle spalle.
Il secondo, invece, può contare sul consistente consenso elettorale – è stato il primo degli eletti a Taranto in via Capruzzi – ma anche e soprattutto, stando a ai ben informati, sull’appoggio e l’amicizia di Fitto.
Resta poi il riserbo più assoluto su chi debba essere il secondo candidato – magari anche in posizione borderline – del PDL ionico, rappresentativo della città o del versante orientale.
L’ex Ministro – si dice – potrebbe avere un nome in serbo, ma su questo le bocche sono cucitissime.
D’altra parte invece, Ingroia a Taranto punta tutto a quanto pare sulla società civile e sul mondo operaio. Direttamente dall’Ilva e dalle fila della FIOM arriverebbe infatti il candidato numero 2 in Regione del Movimento Arancione che fa capo al Magistrato siciliano in aspettativa elettorale.
Si tratterebbe di Francesco Brigato noto giovane sindacalista FIOM del siderurgico. Il 34 enne operaio già candidato al Parlamento con Rifondazione Comunista. Capolista sarà, invece, lo stesso Magistrato politico.
C’è tempo fino a giovedì prossimo.