Politica

Deroghe PDL, Berlusconi verso il salvataggio dei fedelissimi

 Sono ore scandite da riunioni fiume e momenti interminabili per gli uscenti con lo sguardo fisso sul display del cellulare, in attesa della chiamata. Entro mercoledì la partita deroghe dovrà essere chiusa per poter poi procedere alla compilazione delle liste.

In via dell’Umiltà a Roma, Raffaele Fitto ha già uno schema.

Tre ipotesi di formazione: una se tutti gli uscenti dentro, un’altra se tutti fuori e l’ultima, più quotata, è un mix di vecchio e nuovo.

A decidere le sorti di ognuno è Silvio Berlusconi in persona che in Puglia, sarebbe propenso a salvare i suoi fedelissimi: Azzolini, Bruno, Leone e Vitali. Quest’ultimo, se riconfermato, potrebbe essere destinato al Senato, in seconda o terza postazione dopo Silvio Berlusconi capolista.

Su di loro Fitto si sarebbe sbottonato dicendo: “O tutti dentro o tutti fuori”.

Col fiato sospeso anche Cosimo Gallo e Vincenzo Barba che insieme a Ugo Lisi, non hanno compiuto le tre legislature piene. A loro potrebbe essere concessa la deroga.

Difficile, alla luce dei requisiti per poter usufruire del nullaosta, la conferma per Rosario Giorgio Costa.

Le deroghe concesse innescheranno l”effetto domino’ sulla compilazione delle liste. Raffaele Fitto vorrebbe portare con sè sia il Capogruppo del PDL in Regione Puglia, Rocco Palese, sia il Consigliere regionale Roberto Marti.

Anche se la quota rosa in posizione eleggibile da rispettare, renderebbe più difficile l’operazione d’imbarco. Se Berlusconi grazierà Simonetta Licastro Scardino su Lecce, le possibilità potrebbero ridursi per la più quotata fra le donne, Simona Manca.

Un discorso a parte merita invece la stampella del PDL, ‘Fratelli d’Italia’, lista dove potrebbero riversarsi tutti gli ex AN. Anche qui il nome che circola è quello di Saverio Congedo come new entry. E’ del tutto evidente che se la Vice Presidente della Provincia di Lecce, staccherà il biglietto per Roma con il PDL, il leader naturale del gruppo nel ‘post Mantovano’, potrebbe fare un passo indietro per fare quadrato attorno alla compagna di squadra.

Smentite, invece, le voci della presenza di Michelle Saccomanno nella lista di La Russa, Crosetto e Meloni. Per lui vale lo stesso discorso per i colleghi uscenti. Se deroga concessa, tornerebbe alla Camera.

Alla carica contro le scelte del leader di SEL, il Candidato alla Camera dei Deputati e Coordinatore Regionale del MIR, Paolo Pagliaro, si scaglia contro la scelta di Vendola di candidare Roberto Natale, Segretario della FNSI : “Ciò significa riscattare i tanti giornalisti che hanno perso il posto di lavoro, che –  scrive – sono in Cassa Integrazione o che non hanno più un Editore? Sia una volta Leale con i Pugliesi!!!  Il Sistema Radio-Televisivo e non solo, è inginocchiato. Tante Testate hanno cessato di operare e troppe volte gli Editori hanno invocato un incontro per cercare soluzioni ma il ‘Pifferaio di Terlizzi’ non si è mai presentato!!! Oggi –  prosegue – cerca di riscattarsi candidando il giornalista Natale, ma credo faccia meglio ad iniziare una Quaresima che non lo porterà alla Resurrezione come per tante Imprese dell’Editoria che  in Puglia, non hanno ricevuto aiuti ma solo porte in faccia in favore di ‘iniziative politiche’ volute da Vendola che strizzavano l’occhio a suon di euro, verso amici ed organizzazioni più confacenti alla Sua retorica e ‘Piffera’ vocazione”.

Nell’UDC, invece, è resa dei conti interna. Sono stati convocati a Roma i Centristi Ruggeri e Cera, quest’ultimo minaccia di abbandonare il partito se dovrà cedere il terzo posto alla Camera al collega salentino, stesso discorso vale per Ruggeri che non sarebbe intenzionato a fare sconti. La querelle nasce dal fatto che i montiani al Senato hanno stravolto la lista, facendo slittare di diverse posizioni il Presidente dell’UDC in Puglia che avrebbe così deciso di cambiare lista. Toccherà a Casini fare da paciere.

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