LECCE – Nel bilancio comunale non è stato inserito un solo euro da destinare al trasporto pubblico cittadino. Lo dice il Partito Democratico in conferenza stampa. La questione riporta ad un altro problema.
Se i servizi minimi sono garantiti da fondi regionali, chi sosterrà le spese per mantenere in vita il filobus che, lo ricordiamo, non è inserito nei servizi minimi?
Il Partito Democratico alla carica: “Basta vessare i cittadini”.
L’ipotesi di aumento della zona a sosta tariffata a Lecce, ha indispettito i Democratici che annunciano una mozione in Consiglio comunale per discutere non solo delle strisce blu rimandando, dunque, alla maggioranza la responsabilità politica di tale scelta ma anche per incalzare chi è al di là dell’opposizione a redigere un piano traffico degno di questo nome.
Ma, in conferenza stampa, saltano fuori nuovi numeri che sottolineano delle criticità. Dal 2009 ad oggi è stato drasticamente ridotto il chilometraggio del trasporto cittadino, portando ad una riduzione delle corse.
La situazione che viene fotografata, dicono i Democratici, è quella di una città sempre più isolata dalle periferie. E non manca l’affondo di Loredana Capone: “Parliamo di Smart city – dice – Ne parla un Assessore, Delli Noci, inviso dai suoi colleghi. Siamo ben lontani dall’attuazione di un progetto così ambizioso se, invece, si tagliano i collegamenti con le periferie”.
La questione approderà in Consiglio comunale e si preannunciano scintille.