Cronaca

Una pineta e mille polemiche: è scontro a Carpignano

CARPIGNANO SALENTINO (LE)  –  Il rumore è forte e la macchina continua a triturare tronchi d’albero per farne cippato, che partirà alla volta di due centrali elettriche calabresi. Siamo a Carpignano salentino, nei pressi della pineta di Santa Marina di Stigliano,  a 10 km in linea d’aria nell’entroterra degli Alimini e a pochi passi da Torcito.

E’ questo lo scenario che da qualche giorno ha innescato l’ira di ambientalisti, cacciatori, attivisti, allarmati per quello che viene definito lo ‘sterminio’ di pini d’Aleppo. Certo, l’immagine è forte. E l’atteggiamento iniziale degli addetti al cantiere non aiuta a capire.

L’area, 55 ettari di pini a cui si aggiungono altri 35 di macchia mediterranea, appartiene a privati, la famiglia Daniele, ed è figlia dell’opera di rimboschimento artificiale fatta negli anni ’50.

Qui i lavori, in mano all’azienda leccese ‘BioPuglia’, sono iniziati già ad ottobre, termineranno a marzo. E sono, a dire il vero, autorizzati dalla Regione Puglia, che ha finanziato il 70% del progetto.

La finalità dichiarata, è quella di ‘Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi’, attraverso una doppia azione. La prima è di ricostruzione boschiva in aree percorse da incendi, la seconda di diradamento selettivo degli alberi e di riduzione della necromassa, il materiale secco depositato a terra.  “7-8 anni fa un primo incendio ha devastato il popolamento boschivo, mentre un secondo incendio nel mese di luglio dello scorso anno, ha compromesso ulteriori 5 ha di pineta”, spiega Gianluca Cannoletta, direttore dei lavori.

Ora, altri pini, quelli segnati in rosso, dovranno essere abbattuti, perchè “piante soprannumerarie” mentre altre “3-400 piantine di latifoglia ad ettaro dovranno essere messe a dimora in modo da sostituire gradualmente il pino ormai vecchio e dare origine ad un bosco di querce”, spiega ancora Cannoletta.

Un sacrilegio per gli ambientalisti, per quanto l’intervento si sia reso necessario proprio per cercare di limitare e prevenire i danni da incendi boschivi. Il sospetto degli attivisti è che si stia cogliendo l’occasione per far spazio ad un insediamento turistico, di cui, però, non si conosce al momento traccia di progetto. Da ‘BioPuglia’, invece, arriva la conferma di un intervento diverso, perchè, ha riferito l’Amministratore, raggiungendoci sul posto, a giorni si concluderà l’accordo tra proprietari e società per concedere a questa la gestione dell’area per 15 anni.

La pineta sarà recintata e resa un parco attrezzato. Gli interventi sono necessari, anche,  ma non solo per questo. Tutto in regola, dunque?

Il Comandante della Forestale, Rainò, che ha eseguito un sopralluogo poco prima di Natale, afferma di sì. Nel frattempo, però, ha provveduto a comminare una sanzione amministrativa alla ditta: assieme ai pini ha tagliato pure eucalipti. E questo nel progetto autorizzato in Regione non era previsto.

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