TARANTO – Monta la protesta a Taranto, sulla composizione delle liste elettorali. La bufera, in città, scoppia sul caso Vico. I sostenitori del deputato tarantino non ci stanno a vedere precipitare a metà lista, l’ex sindacalista delle CGIL e parlano di umiliazione per la città.
Vico, nonostante, la candidatura al 17° posto in lista non dovrebbe correre rischi.
A meno che come suggeriscono alcuni sondaggi circolanti in queste ore, il partito di Bersani non si fermi davvero a quel 15%. In tal caso la pttaglia di parlamentari potrebbe perdere qualche unità.
A protestare in difesa di Vico è il Capogruppo del PD in Consiglio provinciale Luciano Santoro.
“E’ assurdo – dice – che non venga premiato chi in città ha voluto fortemente e si è sottoposto all’istituto democratico delle primarie, come Vico, non solo. Considerate le emergenze del territorio quali salute e ambiente. La città avrebbe dovuto essere valorizzata. Vico è stato l’unico parlamentare in questi anni a sostenere sempre le vertenze dei lavoratori”.
Polemiche anche dal Segretario provinciale del partito.
“Non condividiamo nel modo più assoluto ciò che è accaduto durante la Direzione nazionale di ieri, che ha di fatto ignorato e contraddetto il dispositivo approvato dal PD pugliese riguardante la lista dei candidati al Parlamento italiano”.
A dichiararlo è Massimo Serio, Segretario Provinciale della Federazione di Taranto del Partito Democratico.
“Non possiamo – aggiunge – che essere contrari a questi metodi che hanno prodotto l’unico risultato di inserire nomi ‘paracadutati’ che nulla hanno a che vedere con un criterio di territorialità e che anzi, in taluni casi, consistono addirittura in ex portaborse. Tutto ciò è inaccettabile, tanto più perché per l’ennesima volta contribuisce a mortificare competenze ed esperienze che vengono scavalcate da scelte non condivise e imposte dall’alto”.