BRINDISI – Non una vittoria a tutto campo, ma quantomeno un parziale successo, che apre la strada a ulteriori e quanto mai attese buone notizie. La protesta, accesa, dei volontari del 118 che con forza chiedono la loro internalizzazione alla ASL e quindi, il riconoscimento dello status di lavoratori, ha portato ad un primo e importante risultato.
Dopo 5 giorni di presidio di fronte alla sede ASL di via Napoli a Brindisi, l’Assessorato regionale alla Salute ha chiesto infatti alla Direzione generale di sospendere le procedure di affidamento del servizio alle Associazioni Onlus.
Un affidamento da ben 12 milioni di euro che ora, quindi, restano congelati in attesa di un tavolo monotematico tra l’Assessore regionale Attolini e la Dott.ssa Paola Ciannamea.
Quei soldi, secondo la CGIL, piuttosto che finire alle Associazioni di volontariato, sarebbero potuti servire ad avviare le procedure di internalizzazione degli operatori, come già fatto nelle provincie di Lecce e di Foggia.
La fattibilità di questa ipotesi, evidentemente, sarà valutata anche dalla Regione, cui spetterà il compito di capire se spending review o meno, questa soluzione sia fattivamente percorribile.
In ballo, ci sono importanti diritti negati a uomini e donne che a fronte del servizio offerto, rivendicano ferie, malattia, una normale busta paga. Che il loro status, legato a doppio filo al mondo dell’Associazionismo e del Volontariato, al momento non permette.