LECCE – “E’ l’ennesimo schiaffo all’economia balneare salentina!” sbotta Mauro Della Valle, Vice Presidente Nazionale Federbalneari e Presidente Assobalneari Salento. Ce l’ha con il Comune di Gallipoli che – scrive – “snobba l’ordinanza balneare in vigore ed impedisce le operazioni di manutenzione e difesa della costa dalle mareggiate invernali”.
I fatti sono questi: con un provvedimento emesso circa tre giorni fa il Comune di Gallipoli ha impedito le operazioni necessarie a difendere la costa dall’erosione: i concessionari balneari, previa acquisizione di tutte le autorizzazioni necessarie, erano infatti soliti accumulare della sabbia all’interno del lido, creando delle piccole dune artificiali con la duplice finalità di proteggere l’arenile ed impedire la dispersione in mare della sabbia a seguito delle mareggiate invernali.
“Si tratta – dice Della Valle – di un’operazione semplice ma efficace che viene svolta sistematicamente da diversi anni, senza che abbia mai incontrato alcuna resistenza da parte delle precedenti amministrazioni comunali; inoltre si tratta di una operazione che ha avuto indubbi risultati positivi, poiché le spiagge di Gallipoli sono state adeguatamente protette.
In sede di concertazione nella redazione della ordinanza balneare in vigore, di comune accordo con la Regione Puglia e le associazioni ambientaliste, è stata inserita una specifica norma nella materia, che permette – con dei limiti – di svolgere queste operazioni e che stabilisce che solo nel periodo compreso tra il 15 giugno ed il 15 ottobre di ogni anno le operazioni di sistemazione e pulizia della spiaggia non dovranno interessate profondità superiori a 15 cm, al fine di salvaguardare la nidificazione delle tartarughe Caretta Caretta, prevedendo la possibilità di interventi a profondità superiori per il restante periodo dell’anno”.
Ora il Comune di Gallipoli stoppa tutto: “A ciò si aggiunga – continua Della Valle – che la limitata movimentazione della sabbia è stata espressamente autorizzata dalla Provincia di Lecce che ha emanato Valutazione di Incidenza Ambientale positiva”.
Per questo Federbalneari ha già dato mandato all’ufficio legale per impugnare la determina del Comune di Gallipoli “e questa volta – conclude Della Valle – intendiamo agire in Giudizio anche per ottenere un congruo risarcimento di tutti i danni che simile modo di gestire la cosa pubblica sta generando ed ha generato negli imprenditori balneari”.