Cronaca

‘Furbi’ alla ASL? Scattano i licenziamenti

LECCE  –  La ASL di Lecce dichiara guerra ai furbi e iniziano a fioccare i licenziamenti in tronco. Sotto la lente ci sono finiti profili orari, mansioni, richieste di straordinario e di ferie dei dipendenti. Non si salva nessuno, da medici a infermieri ad amministrativi.

La prima ghigliottina è arrivata sulla testa di un autista, lo stesso che era stato nominato nel 2011 ‘referente dell’azienda per i controlli di automezzi’ dal Commissario straordinario Paola Ciannamea.

Ha contraffatto per sua stessa ammissione, tutti i fogli di presenza in cui dichiarava la pronta disponibilità al di fuori del normale orario di lavoro e che consegnava nell’ufficio competente di Gallipoli.

Lo ha fatto falsificando il timbro della ASL e addirittura la firma del Direttore Amministrativo Antonio Vigna. E questo non una volta ma in continuo, dal 2009 al 2012. “Fatti e comportamenti di gravità tale da compromettere irrimediabilmente il rapporto fiduciario”,  scrive nella delibera che dispone il 1° licenziamento.

I fatti contestati con provvedimento del 3 dicembre, hanno già portato alla sospensione cautelare dal servizio e hanno già trovato, appunto, riscontro nell’ammissione dell’autore, dichiaratosi disponibile alla restituzione delle somme indebitamente percepite.

La ASL, però, non ha ammesso ravvedimenti e scuse. Esiste la giusta causa per il recesso dal contratto a tempo indeterminato e non è consentita la prosecuzione, neppure provvisoria del rapporto. Non solo. All’autista è stata richiesta la restituzione delle somme percepite negli anni contestati, pari a 12.374 €, con riserva di estenderle a quelli degli anni precedenti.

Un provvedimento durissimo di cui non c’è traccia nella memoria precedente dell’Azienda Sanitaria Leccese. Una delibera, però, che si preannuncia come la prima di una lunga serie. “D’ora in poi si fa sul serio e non c’è più spazio per i furbi qui. Il merito degli onesti va riconosciuto anche in questo modo, non dando tregua a chi approfitta del ruolo che ricopre”, ha commentato il Direttore Generale Valdo Mellone.

La sua penna a quanto è dato sapere, è pronta a firmare licenziamenti immediati anche per 2 medici, uno dei quali avrebbe richiesto prestazioni a pagamento ai pazienti mentre  risultava in servizio alle dipendenze della ASL, che lo ha retribuito durante quell’orario di lavoro.

Al vaglio degli accertamenti anche la posizione di un amministrativo in forze nel presidio di Galatina. Si sarebbe assentato per 70 giorni consecutivi senza dare giustificazioni, incassando però comunque lo stipendio.

 

 

 

 

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