CronacaEconomia

Nuovo esposto di Matacchiera: “Stop alla discarica dell’Ilva”

TARANTO  –   Quelle che vedete sono le immagini di un video pubblicato sul sito de ‘Il Fatto Quotidiano’ il 15 dicembre. Immagini che hanno subito attirato l’attenzione di Fabio Matacchiera, Presidente del ‘Fondo Anti-Diossina onlus’.

Il video è stato registrato dopo il tornado del 28 novembre, la tromba d’aria che si abbattuta sui Tamburi, Statte e in particolare sull’Ilva.

Sulla base di quanto si vede nelle immagini l’ambientalista ha depositato un nuovo esposto alla Procura di Taranto. Documento in cui illustra, video alla mano, i presunti pericoli da amianto in area Ilva e nella discarica denominata ‘Mater Gratiae’.

“Si può notare nelle immagini – spiega Matacchiera – che nella discarica ‘Mater Gratiae’, in gestione all’Ilva, confluiscono materiali di tutti i generi, compresi sacconi ‘big bag’ che si presentano spesso lacerati e presumibilmente pieni di amianto, così come si evince dalla etichettatura (‘a’)  sovraimpressa, prevista per legge, secondo il codice C.E.R. sacconi che sembrano sparsi ovunque, addirittura alcuni  semi seppelliti dalle scorie (ancora calde), presumibilmente derivanti dagli scarti di acciaieria.

Queste scorie potrebbero causare la combustione dei rifiuti e danneggiare lo stesso telo di contenimento e di impermeabilizzazione della discarica. In alcune sequenze del video  – spiega ancora Matacchiera – si può anche osservare  una scavatrice passare con i suoi cingoli di acciaio  sopra i sacchi, due dei quali paio sembrerebbero anche riportare la tipica etichettatura ‘amianto’.

Per tali motivi, potrebbero ravvisarsi situazioni di pericolo per la salute degli operai che lì lavorano. Le immagini, infatti, evidenzierebbero la presunta assenza di condizioni di sicurezza per la mancanza di adeguata attrezzatura protettiva. Altresì, si chiede al Magistrato, se ci possano essere pericoli per la popolazione residente in prossimità della suddetta discarica. 

Questo motivato dalla possibile diffusione di fibre di amianto o di altre sostanze pericolose disperse dal vento,  soprattutto in caso di perturbazioni meteorologiche violente. Si ricordino a riguardo, i danni materiali provocati dal passaggio della tromba d’aria del 28 novembre scorso.

Infine – conclude l’ambientalista  –  si chiede di verificare dopo quanto sopra segnalato, se sussistano tutte le autorizzazioni allo scarico dei materiali suddetti e se lo smaltimento avviene a norma di legge in tutta l’area della discarica ‘Mater Gratiae’, compresa la zona relativa al nuovo ampliamento”.

 

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