BARI – E’ il primo candidato alla presidenza della Regione Puglia, con o senza le primarie. Ma non vuole che si parli di lui. “Basta anteporre i leader carismatici alle persone”, dice Gugliemo Minervini. E’ “Open” che sarà in campo per continuare con rinnovato entusiasmo il cambiamento.
“Open” è la macchina di idee e persone che scende in campo per salvare la parte migliore di quella primavera pugliese, ormai archiviata.
E la presentazione fa capire subito che la politica, quella tradizionale, qui non c’entra.
Si aprono le porte di una casa di un cittadino qualunque, tra presepi, alberi di Natale, caffè preparati in cucina per tutti. E’ la politica fatta in casa, dice lo slogan del movimento. Da qui riparte Minervini. E di qui ripartono tutti quelli che hanno vissuto in prima persona l’esperienza innovativa di Emilab e delle Fabbriche di Nichi, ma che dopo la vittoria del leader sono stati riposti in soffitta perché l’obiettivo è stato raggiunto. E’ questo che l’assessore regionale intende cambiare.
“Non ci fermeremo al risultato delle elezioni, il cambiamento deve continuare. Dobbiamo mantenere vivo tutto ciò che di buono è stato fatto negli ultimi 8 anni, andando oltre il nome del candidato. Basta mettere al centro il leader. Qui scendono in campo i cittadini che intendono diventare sempre più protagonisti della società”.
Riportare al centro della Puglia che verrà, le idee e i suoi titolari. E l’entusiasmo di una esperienza che nasce nel caldo di una cucina, si sente tutto.
Ci sono le storie di chi si mette in gioco. Giovani e meno giovani. Ognuno pronto a dare il proprio contributo. Il sito internet sarà il fulcro di tutto ciò che verrà condiviso, materiale e immateriale e specifica Minervini “sarà trasparente”. Al 100 per 100. Quello che accadrà è ancora presto per dirlo. Il toto candidati cambia ogni giorno. Emiliano a giorni alterni è dato come candidato alla Regione o capolista alla Camera. Così come Ferrarese che in molti vedrebbero un ottimo alleato del PD.
Primarie o non primarie, Minervini è sceso in campo. E il PD pare non averlo vissuto male, come in altre occasioni è stato.
I democratici, insomma, pare abbiano capito che il modo migliore per non perdere consensi è tornare fra la gente. E a questo Minervini non intende rinunciare.