BRINDISI – Polemiche sui manifesti shock di ‘Greenpeace’, nel mirino del Comitato ‘Energia, Ambiente e Territorio’. Le immagini dei bambini associate alla Centrale di Cerano hanno fatto storcere il naso al Presidente Carlo De Punzio che parla di strumentalizzazione di minori inconsapevoli, con l’obiettivo di offendere la democrazia del paese.
Il Comitato va all’attacco di quelle che definisce pseudo associazioni ambientaliste chiedendosi se sia giusto emettere sentenze prima dell’inizio del processo. Le responsabilità di ENEL su eventuali dispersioni di polveri, tuona De Punzio vanno accertate in Tribunale e non per strada.
E’ corretto e democratico che alcuni gruppi di interesse con presìdi e campagne pubblicitarie, cerchino di influenzare la Magistratura? Si interroga il Comitato senza risparmiare critiche agli ambientalisti: si tratta di personaggi che dipingono scenari apocalittici per avere vita facile nella raccolta dei fondi, di scienziati della disinformazione e dell’ignoranza.
Ma non finisce qui. De Punzio contesta anche l’atteggiamento di alcuni enti pubblici: “Abbiamo assistito – scrive nella nota – alla barzelletta di Comuni che hanno scelto di costituirsi parte civile nonostante si trovino a decine e decine di chilomentri distanza dalla centrale e non si capisce cosa abbiano a che fare con le polveri di carbone.
La costituzione di parte civile nel procedimento in corso è diventata uno sport che produce sperpero di denaro pubblico.
Secondo la nostra opinione – conlude – la Magistratura dovrebbe essere lasciata libera di lavorare e valutare tranquillamente se le leggi sono state rispettate”.