TARANTO – Il Governo si precipita ancora in soccorso dell’Ilva. Il Ministero dell’Ambiente ha annunciato che “il Consiglio dei Ministri ha deciso che il Governo presenterà un emendamento ‘interpretativo’ al Decreto ‘salva-Taranto'”.
Con l’emendamento si chiarisce che la facoltà di commercializzazione dei manufatti da parte dell’Ilva, riguarda anche quelli prodotti prima dell’entrata in vigore del Decreto ‘salva-Taranto’ e attualmente sotto sequestro.
“L’emendamento al Decreto ‘salva-Taranto’ serve a dare coerenza alla necessità di garantire la continuità produttiva dell’Ilva”. Così il Ministro Corrado Clini, parla di quanto deciso dal Consiglio dei Ministri in seguito alla decisione del GIP di lasciare sotto sequestro i prodotti finiti dello stabilimento tarantino.
“Il CdM – spiega Clini – ha deciso di chiarire che per la continuità produttiva devono essere commercializzati i prodotti; la cosa era già molto chiara nel Decreto Legge, ma l’interpretazione del GIP è stata contraria.
E – prosegue il Ministro – a questa chiave di lettura si è reso necessario un emendamento”.
Per Clini “il Parlamento ha chiesto per il 95% il Decreto per garantire salute, ambiente e produttività; se la produzione viene bloccata non si sta dando attuazione alla richiesta del Parlamento”.