Cronaca

Furto shock a Campi, trafugata la bara di Mira Montinaro

CAMPI SALENTINA (LE)  –  Un gesto macabro, avvolto nel mistero che ha lasciato sconvolta la comunità di  Campi Salentina. La bara di una giovane donna: Palmira Montinaro, conosciuta come ‘Mira’, morta nel 2000 a soli 27 anni per un aneurisma cerebrale, è stata trafugata nella notte dal Cimitero di Campi.

I ladri hanno portato via la bara con dentro il corpo della ragazza, figlia di Antonio Montinaro, imprenditore, socio insieme ai fratelli del Consorzio  ‘Monticava Strade srl’ di Campi.

Hanno agito nel cuore della notte, senza che nessuno si accorgesse di loro, eppure il lavoro deve essere durato alcune ore. Il Cimitero però di notte non è custodito e nessuno si è accorto di quanto  stava avvenendo.  I ladri sono entrati da un ingresso secondario forzando il lucchetto, hanno raggiunto la Cappella, hanno forzato il cancello in ferro battuto, poi hanno tolto la lastra in marmo che ricopriva il loculo ed hanno asportato la bara.

Un lavoro abbastanza lungo portato avanti sicuramente da più persone. La lastra, ora rimessa a posto,  partendo da terra si trova al 2° livello ed è pesantissima. Ci sono voluti ben 5 Carabinieri per sollevarla. I ladri l’hanno smontata togliendo viti e cerniere.  Poi si sono dileguati. Se dietro di sè abbiano lasciato qualche traccia, lo stabiliranno i militari del Nucleo Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri,  arrivati sul posto in mattinata appena il custode  che compie il primo giro alle 6, ha fatto scattare l’allarme. La pioggia battente della notte, ha cancellato ogni traccia.

I Carabinieri di Campi Salentina stanno conducendo le indagini. Da capire, innanzitutto, il movente del gesto. Si pensa ad un avvertimento nei confronti della famiglia di imprenditori o di una vendetta da parte di qualcuno. Il furto in questo caso sarebbe legato all’attività imprenditoriale della famiglia della ragazza. Oppure e non è improbabile, il furto potrebbe essere legato ad una richiesta di riscatto, esattamente  come avvenuto con la bara di Mike Bongiorno.

Tutta la zona è stata setacciata, campagne, oliveti, stradine secondarie, alla ricerca di ogni traccia che possa essere utile al rinvenimento della bara.

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Foto di Stefano De Tommasi

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