Economia

Condono TARSU e alienazioni: e il Bilancio va

LECCEBilancio, alienazioni e condono TARSU: c’è l’ok del Consiglio comunale. Con 23 voti favorevoli e 7 contrari passa in Assise cittadina la delibera di assestamento generale al Bilancio di previsione 2012/2014.

Ad aprire il dibattito la relazione del Governo.

L’Assessore al Bilancio, Attilio Monosi, ha centrato il suo intervento sull’IMU: “Una tassa mal digerita dai Comuni – ha detto – imposta dallo Stato centrale che ha creato non poca incertezza sul gettito reale dell’imposta. Una cosa è certa – ha detto Monosi – Dal 2015 la parte che viene versata allo Stato resterà ai Comuni che potranno decidere di ridurre o meno l’imposta. Secondo il NEF riproporzionando le aliquote dell’IMU al 3×1.000 sulla prima casa e 10×1.000 sulla seconda, Palazzo Carafa dovrebbe avere entrate per 42 milioni di euro circa. Noi – ha detto Monosi – potremmo allora ridurre gradualmente la tassa”.

Nota dolente nel Bilancio, la voce che interessa il condono TARSU. L’Amministrazione ha dovuto iscrivere minori entrate per 1 e 8.000 €a fronte dei 2 milioni di previsione. In sostanza, Palazzo Carafa ha incassato realmente 200.000 euro. La delibera, lo ricordiamo, è stata sospesa. Ma per l’Assessore al Bilancio, il parere del Ministero prova la legittimità dell’atto. Per questo, con i voti della maggioranza, ritorna a Lecce il condono TARSU.

Non sono mancate poi le critiche dell’opposizione. Il Capogruppo di ‘Lecce Bene Comune’, Carlo Salvemini, ha invitato l’Assessore a non sbilanciarsi molto. ‘L’esperienza degli anni precedenti ci dice diversamente’, ha sottolineato. Per il Consigliere democratico Antonio Torricelli ha incalzato l’Amministrazione a tagliare gli sprechi che si annidano nel Bilancio. Un esempio fra tutti: ogni anno Palazzo Carafa spende oltre 1 milione di euro per i sinistri stradali. Per il Consigliere si potrebbe allora invesire nella manutenzione del manto stradale.

Un altro punto sul quale si è consumato lo scontro fra maggioranza e opposizione è il piano delle alienazioni. Due le varianti alla delibera: la vendita di un cespito nel vecchio Palazzo dell’Anagrafe, adibito a retrobottega e la rideterminazione del contratto con l’‘Agenzia Euromediterranea’ che abbandonerà il locale invenduto di via Libertini per traslocare presso il Conservatorio S.Anna. Lo scontro con il PD e la conseguente astensione del gruppo di maggioranza FLI, si è acceso su un emendamento proposto dal Capogruppo del PDL: Damiano D’Autilia che prevede in sostanza la riduzione del prezzo, fino ad un quinto del valore dell’immobile, per tutti quei cespiti la cui asta è andata deserta, non ci sono state proposte e non hanno ottenuto la riduzione del 20% così come previsto dalla legge. Su questo punto il Consigliere Torricelli ha richiesto a gran voce che sull’elenco dei beni da alienare ci sia una valutazione dell’Agenzia del Territorio.

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