CronacaEconomia

Monti o non Monti, Decreto Ilva verso la ratifica

TARANTOA poche settimane dallo scioglimento delle Camere, molti sono i provvedimenti legislativi in scadenza e per Taranto, l’attenzione è subito ricaduta sul Decreto Legge ‘salva Ilva’. E la domanda è che fine farà il provvedimento?

Finirà su un binario morto o tra quelli recuperabili con la legge di stabilità o ancora, andrà verso l’approvazione?

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 dicembre scorso, il Decreto Legge ‘salva Ilva’ è all’esame delle Commissioni Ambiente e Attività produttive alla Camera. Ed è atteso a Montecitorio dal 15 dicembre, per poi passare in Senato.

La questione Taranto dunque, Monti o no, viaggia verso la chiusura dell’iter legislativo. La vicenda dell’Ilva si pone come “la prima sfida di politica industriale da portare a compimento per il prossimo esecutivo che succederà a quello di Monti“. A confermarlo il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. “L’attuale Governo è intervenuto correttamente – sostiene – ma adesso il buon senso deve diventare regola operativa nei prossimi mesi e anni. Perchè uscire sconfitti dall’acciaio vorrebbe dire restare fuori dal novero delle grandi potenze industriali”.

Il Decreto Legge sull’Ilva insomma non subirà contraccolpi. E già è pronta nel frattempo la prossima iniziativa di chi il Decreto ‘salva Ilv’ invece non lo vuole: il Comitato ‘Cittadini e lavoratori liberi e pensanti’, che ha pensato di celebrare i funerali di Taranto con tanto di manifesto funebre per la città. A partire da Piazza Castello il corteo funebre si snoderà fino a Palazzo di Città. “Non fiori – chiedono gli organizzatori – ma tanta partecipazione. I manifesti saranno affissi in tutta Taranto e sono un invito alla cittadinanza a partecipare”. 

Sono trascorse intanto le prime 24 ore dallo stop dell’altoforno 1, fermato alle 5.50 del giorno dell’Immacolata. La ristrutturazione durerà circa 18 mesi con una stima di riavvio nel primo semestre del 2014. Fermate inoltre, sempre in ottemperanza alle disposizioni dell’AIA, le batterie 5 e 6 delle cokerie. Per queste ultime, il termine dei lavori di ristrutturazione è previsto per fine 2013. L’investimento totale per i lavori è di circa 270 milioni di euro.

 

 

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