LECCE – Anche per le feste natalizie, la parola d’ordine sembra essere sempre la stessa: ‘austerity’ e nonostante luci, addobbi e scintillii l’atmosfera è raggelata dalla dura crisi che ha messo in ginocchio migliaia di famiglie, spegnendo voglia e possibilità di shopping.
L’ADOC, l’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, stima a Lecce una contrazione degli acquisti tra il 5 e il 15% rispetto al già povero Natale 2011.
Secondo COLDIRETTI stiamo tornando ad un’economia cosiddetta ‘di guerra’, più uova e farina e meno carne per intenderci, con un rispolvero dei ‘fai da te’ per dolci e leccornie.
Ma aldilà di dati e statistiche, basta fare un giro per notare negozi vuoti e vetrine che si guardano, ma non si toccano. Un occhio, anzi due dunque, alle tasche e chissà, forse un ritorno alla tradizione perchè un Natale in tempi di crisi potrebbe spegnere il business, ma riportare sotto l’albero valori, magie e semplicità di una volta.
A questo proposito l’Associazione ha pensato a dei momenti di incontro per riscoprire sapori, segreti e saperi di un tempo che sicuramente più di cellulari, pellicce e gioielli, potranno riscaldare i cuori e le menti anche dei più piccini.
Il primo è previsto sabato prossimo alle 17.30 presso la ‘Bottega Mele 1912’ in via Papatodero a Lecce per imparare con le ricette della nonna come preparare ‘ncarteddhrate e pucceddhruzzi’.