
BRINDISI – Gli emendamenti sul riordino delle province presentati dal PD e illustrati da Tomaselli? Incapaci di produrre effetti. Come dire, sono inutile e non salveranno la provincia di Brindisi. A dirlo, il Consigliere regionale di FLI Euprepio Curto, che non crede alla possibilità che gli emendamenti atti a modificare, in primis, i criteri per la cancellazione di Brindisi e di Taranto possano produrre effetti.
In primis, perché secondo l’ex Senatore, il primo nasce da una considerazione tanto ovvia da apparire banale: il Governo mai e poi mai farà un passo indietro rispetto alla già avvenuta individuazione dei requisiti minimi necessari per poter mantenere lo status di Provincia, in quanto è perfettamente consapevole che in tal caso si scatenerebbe una guerriglia parlamentare difficilmente governabile in particolar modo alla vigilia della campagna elettorale della prossima primavera.
In secondo luogo, precisa Curto, perché non è dato sapere se tutto il PD sosterrà l’iniziativa di Tomaselli. “Le informazioni che a tal proposito mi giungono – sottolinea l’esponente di FLI – non sono confortanti”.
E intanto, Villa Castelli e Cisternino, continuano a lavorare per sparigliare il tavolo delle trattative. Entrambi i Comuni, nei prossimi giorni, torneranno in Consiglio per cercare di cambiare sul filo del rasoio, una storia già tracciata dai loro stessi esponenti istituzionali e soprattutto, dal Governo centrale. Niente più Taranto. Dopo il retromarch di Ostuni, anche Cisternino e Villa Castelli chiedono Lecce. E mai come in questo caso, non è detto che chiedere basti davvero.
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