LECCE – Si azzera il cronometro ed inizia la corsa all’ultimo voto per rosicchiare consensi in vista delle Primarie del Centrosinistra di domenica. Un ultimo miglio giocato nel Salento a carte scoperte e con il guanto di sfida lanciato dai sostenitori di Matteo Renzi: “Ci saranno sorprese”.
Il riferimento è al tentativo di spaccare il doppio fronte compattissimo, che vuole la Puglia come terra di dalemiani – e dunque di bersaniani – da un lato e zoccolo duro del sostegno al Governatore Vendola, dall’altro.
Tra i due litiganti, però, il terzo aspira a godere se non di una vittoria, che qui nei numeri, è piuttosto difficile, almeno di un risultato che ricolmi le distanze. E comunque sarebbe già molto.
È proprio all’incognita Renzi che guardano con più apprensione i vertici del PD, schierati compatti, almeno per il 95%, con il Segretario nazionale Pierluigi Bersani. “Continueremo a parlare con tutti, spiegando che lui è l’unico a poter costruire il vero campo dei progressisti e dei democratici, dialogando con quelli d’Europa”, dice il numero uno dei Democratici in Puglia, Sergio Blasi, che aggiunge: “Mi aspetto un gesto di intelligenza politica, non risultati, forse anche per scaramanzia”.
Ma qui la partita sembra avere per forza un sapore diverso. La presenza di Vendola, tra l’altro l’unico meridionale in corsa, rischia di trasformare le primarie in una sorta di tagliando del suo Governo regionale. “Il modello Puglia può essere una traccia per una nuova politica di sviluppo del Paese?” è proprio la domanda a cui nelle scorse ore hanno cercato di dare risposta i sostenitori del Presidente, l’Assessore all’Agricoltura Dario Stefàno tra gli altri, nell’incontro all’Hotel Tiziano.
In coda rimangono gli altri due candidati, Bruno Tabacci e Laura Puppato.
Ma tra le 8 e le 20 di questa domenica di fuoco, il segreto delle urne potrebbe non partorire un risultato scontato così come appare alla vigilia. Per il momento, in tutta la Puglia sono salite a 75.000 le pre-registrazioni per poter votare, 10.000 in Provincia di Lecce, 1.900 a Lecce città, ma per l’affluenza ci si aspetta almeno il doppio.
Ai seggi ci si può presentare, infatti, anche direttamente, effettuando la registrazione sul posto e portando con sé documento e tessera elettorale, oltre che 2 euro.