TARANTO – Sarà il Governatore della Puglia Nichi Vendola il Commissario della bonifica dell’area di Taranto. È quanto indicato e lasciato intendere dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini nell’incontro con le istituzioni a Roma, proprio sul tema delle bonifiche riferendo appunto di un soggetto istituzionale che molto probabilmente ha puntualizzato potrebbe essere il Governatore di SEL.
Clini ha annunciato anche che da lunedì parte la seconda parte dell’AIA che riguarderà stavolta i rifiuti, il suolo e l’acqua, dopo che la prima parte si è concentrata sulle emissioni nell’aria del centro siderurgico.
“A Taranto – ha spiegato Clini – la sede della cabina di regia della bonifica sarà nell’ex sanatorio. Lì lavoreranno insieme al risanamento della città, Ispra, Arpa, Commissario, soggetto attuatore e Centro Salute e Ambiente”.
“Una macchina complessa che va localizzata a Taranto – ha detto Vendola – è importante che il ciclo delle bonifiche non venga vissuta come colonizzazione, ma come occasione di rinascita della città”.
Alla riunione hanno partecipato il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, il Presidente della Provincia, Gianni Florido e il Direttore dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato che alla fine si sono detti tutti “sereni e soddisfatti”.
Nelle stesse ore all’incirca, la Procura di Taranto ha detto ‘no’ all’istanza di dissequestro degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva di Taranto.
Il parere contrario dei PM è stato trasmesso nel primo pomeriggio all’ufficio del GIP Patrizia Todisco che poi dovrà assumere la decisione definitiva e finale.
Il Presidente del siderurgico Ferrante ha già annunciato che l’azienda ricorrerà in appello contro la bocciatura dell’istanza e affermato che senza il dissequestro e senza quindi l’attuazione dell’AIA, ci sarà la chiusura del polo produttivo di Taranto.
Ora la palla passa al GIP Todisco che ha firmato il provvedimento di sequestro del 25 luglio. Toccherà al Giudice valutare il parere negativo dei PM e decidere di conseguenza.
Il Presidente della Regione alla notizia del dissequestro aveva detto: “Basta aut-aut, l’azienda non può sempre agire con questa logica, senza dare risposte specifiche in particolare su come intende interrompere la catena dei reati. Sono giorni complicati – ha poi aggiunto – abbiamo anche noi il batticuore come i protagonisti della vicenda Ilva di Taranto, l’auspicio è che l’Ilva sia un interlocutore leale e si predisponga ad attuare integralmente le prescrizioni dell’AIA”.