LECCE – Alla fine, la delibera della discordia verrà riveduta e corretta. Le ragazze-madri di Lecce hanno vinto, almeno per il momento, quella che era diventata una vera e propria battaglia a difesa del cosiddetto ‘baliatico’, il contributo, di 570 euro, che ogni 3 mesi il Comune eroga ai minori che sono stati riconosciuti dalla sola mamma.
Con una delibera di giunta erano stati fissati dei nuovi, restrittivi criteri di assegnazione del contributo, “vista – aveva spiegato il Vice Sindaco ed Assessore alle Politiche sociali del Comune di Lecce Carmen Tessitore – la scarsità di risorse, per garantire il principio di equità ed uguaglianza”.
Tra i requisiti di accesso, c’è anche quello della presenza nel nucleo familiare della sola madre. E tanto era bastato a mamme e nonne a scatenare la protesta.
Ragazze-madri con reddito zero, ospitate dai propri genitori, anche loro con reddito pari a zero, non potrebbero dunque percepire nemmeno quei pochi soldi che possono dare una mano ad allevare i propri figli.
La Commissione riunita ad hoc, alla fine, ha deciso che la delibera verrà rettificata e posta all’attenzione della Commissione prima e del Consiglio comunale poi. E l’Amministrazione comunale si impegna anche a pagare gli arretrati, cioè gli ultimi due mesi e mezzo che non sono ancora stati corrisposti ai minori che ne hanno diritto.
Opposizione e maggioranza sono d’accordo: a scanso anche di eventuali errori di interpretazione delle regole, che saranno riviste.