TARANTO – Un chilo e mezzo di eroina purissima nascosta nel contatore dell’acqua. Nascondiglio dettato da una buona dose di astuzia, ma che però non è sfuggito ai Falchi della Polizia. E nella rete è finito Antonio Petruzzi, 30enne tarantino. Da alcuni giorni, i poliziotti tenevano d’occhio un giro sospetto di persone in via XXV Aprile, al quartiere ‘Paolo VI’.
Gli agenti avevano notato il 30enne entrare e uscire dai sottoscala del palazzo in cui abita. Con accortezza il 30enne chiudeva la porta d’ingresso in ferro per agire più liberamente.
L’ultima volta è stato visto in serata al che i Falchi hanno deciso di far scattare il blitz. Il 30enne si è rifiutato più volte di far entrare gli uomini della Polizia. Tale è stata la resistenza da essere necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. Solo così gli Agenti sono riusciti ad entrare ed a fermare il 30enne.
La perquisizione, prima del sottoscala e successivamente della sua abitazione, ha permesso di ritrovare inizialmente solo 3 mazzi di chiavi. E solo dopo una lunga e meticolosa ispezione i Falchi hanno scoperto che una delle chiavi era relativa ad una sportello che richiudeva un contatore dell’acqua, nell’androne del palazzo dove Petruzzi è residente.
All’interno della cassetta, a conferma dei sospetti dei Poliziotti, una sacca di tela bianca contenente 3 panetti di eroina allo stato puro del peso complessivo di circa un chilo e mezzo. Per il 30enne inevitabile è stato l’arresto.