Cronaca

Colpo di scena: Miccolis non si dimette più

LECCE – Colpo di scena, l’ennesimo, nell’Università del Salento: Emilio Miccolis ritira le dimissioni da Direttore generale. “Mi sono dimesso sull’onda del clamore mass-mediatico – dice in sostanza Miccolis nella sua lettera indirizzata al Rettore Domenico Laforgia –  un clamore indotto da episodi (le note conversazioni registrate dai sindacalisti Dino De Pascalis e Tiziano Margiotta) in cui – afferma Miccolis – io sono vittima, come sarà accertato dalla Magistratura”.

E cita la Procura, Miccolis, per ribadire che non c’è alcuna indagine nei suoi confronti.

Su questo, in effetti, Miccolis ha ragione: il 27 ottobre fu lo stesso Cataldo Motta a firmare una nota nella quale chiariva che Miccolis non era indagato, per l’ormai famoso concorso per 3  posti da Amministrativo, né nel procedimento principale, né in uno stralcio.

E infatti, attenzione alle date, la lettera di ritiro delle dimissioni è datata 30 ottobre, eppure è stata spedita quasi due settimane dopo, l’11 novembre. Perché? Il motivo lo spiega lo stesso Miccolis in coda alla lettera: “Questa nota le è stata già sottoposta durante l’incontro tenutosi il 30 ottobre”, si legge.

Quindi Miccolis e Laforgia si sarebbero incontrati pochi giorni dopo la nota di Motta e lì l’ex Direttore avrebbe manifestato il suo ripensamento. Sta di fatto che poche ore dopo quel presunto incontro, Laforgia firmò il decreto di accettazione delle dimissioni, sostituendosi nel parere al Senato Accademico, atto che provocò non poche polemiche e che viene sanato proprio in queste ore dal parere dell’organo universitario.

E ora che succederà? Miccolis nella sua lettera è chiarissimo: “Trovo ingiusto interrompere senza motivo alcuno l’opera di risanamento, ammodernamento e crescita. E le dichiaro, Magnifico Rettore, che non ho mai inteso tradire la sua fiducia. Tutti gli atti amministrativi da me adottati sono stati coerenti con la linea politica di governo e di rigore da lei introdotta”.

Come dire: io ho sempre agito in pieno accordo con il Magnifico, ora non c’è motivo per cui il Magnifico possa darmi il benservito. Difficile però che il Rettore Laforgia e in generale l’Università possa ormai fare un passo indietro dopo aver accettato le dimissioni di Miccolis.

Il che significa che la vicenda prenderà la via di altri Tribunali, quelli Amministrativi e del Lavoro, dove l’ex direttore è assistito da due Avvocati, il barese Luciano Garofalo e il leccese Daniele Montinaro. E spetterà forse a quei Tribunali annullare l’atto di revoca dell’incarico o aprire la strada ad un risarcimento milionario dell’Ateneo nei confronti del direttore che – in teoria – sarebbe dovuto rimanere in sella fino al 30 giugno 2016.

Articoli correlati

Uil e Uilm: per Taranto bonifiche e Garante

Redazione

Non fu truffa, assolta con formula piena Antonella Persano

Redazione

L’auto si ribalta e si schianta contro un ulivo, grave 36enne-Il video

Redazione

Auto contro ulivo, muore psicologa di San Donaci

Redazione

Nove firme non sono ritenute valide: il Referendum per la Ztl rischia di saltare

Redazione

L’autopsia durerà due giorni e conferma: la giovane coppia è stata massacrata

Redazione