BARI – 200 milioni di euro potrebbero non bastare. La cifra potrebbe essere destinata ad aumentare vertiginosamente. Lo si potrà capire solo quando – e se – si conosceranno tutti i documenti finanziari delle Ferrovie Sud Est.
Fino ad ora, infatti, sono poche le carte che la società ha fornito alla Regione Puglia e che sono costate decine di lettere ed un esposto al Ministero dei Trasporti.
La vicenda ve l’abbiamo anticipata nelle scorse ore ma ora assume contorni più definiti e più drammatici.
Occorre fare un passo indietro. Nel giugno scorso nel decreto sviluppo l’esecutivo di Monti decide il trasferimento della proprietà delle Ferrovie Sud Est dal Governo centrale alla Regione. Quest’ultima pone come precondizione che si proceda ad una ricognizione puntuale dei debiti della società e, soprattutto, che siano ripianati. Il Ministero dà l’ok ad entrambe le clausole anticipando sul piatto 20 milioni di euro per risanare il buco. “Basteranno”, si disse al tempo.
A luglio la giunta regionale dà mandato ad una società di chiedere tutte le carte alle Sud Est.
Da settembre ad oggi i documenti rilasciati sono pochi, insufficienti ed incompleti.
Le carte fondamentali per caprie a quanto ammonta il debito e soprattutto perché sia nato, non sono state consegnate, nonostante numerose sollecitazioni arrivate dal Ministero. “Dalle Sud Est, denuncia l’Assessore ai Trasporti Guglielmo Minervini, sono arrivate solo promesse e un atteggiamento ostruzionistico”.
Dal materiale in possesso la Regione ha potuto verificare che per ripianare i debiti occorrono più di 200 milioni di euro, dunque ben oltre i 100 milioni che il Governo aveva proposto di attingere dai fondi Fas scatenando l’ira dell’ex Ministro Fitto e della stessa giunta Vendola.
L’accordo per il trasferimento, intanto, è scaduto lo scorso 9 novembre. E ora a rischio, annuncia Minervini, sono i 1.500 posti di lavoro che offre la più grande rete ferroviaria regionale d’Italia, i servizi che ogni giorno coinvolgono 58.000 passeggeri – 4 milioni l’anno – e i finanziamenti già concessi dalla Regione che solo per l’ammodernamento della tratta del Salento ammontano a 120 milioni di euro.
Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro a Roma. Il cerino è nelle mani del Ministro Passera.