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Lecce, Lerda: “Lecce, così mi piaci”

LECCE – Il Lecce è l’unica squadra italiana, tra i professionisti, ad essere ancora imbattuta. I giallorossi strappano questo primato all’Aprilia con un 5-1 schiacciante, un risultato numericamente importante anche nell’ipotesi si dovesse ricorrere alla classifica avulsa.

La squadra di Lerda non ha lasciato scampo alla capolista del Girone B di Seconda Divisione e si taglia una bella fetta di qualificazione nella Coppa Italia di Lega Pro a cui  il tecnico giallorosso tiene molto.

Sulla vittoria meritata dei giallorossi non c’è ombra alcuna. Dopo la fase iniziale di studio (l’Aprilia ha sfiorato il vantaggio al 17° salvataggio sulla linea di Legittimo), Memushaj e compagni prendono presto le misure ai laziali, col passare dei minuti sempre più inconcludenti.

Già nel primo tempo il risultato era in cassaforte in virtù del netto 3-0 con il quale si è andati a riposo davanti a pochi intimi (sarebbe stato preferibile giocare alle 14.30). Lo scarto del primo tempo è stato firmato da Foti, Chiricò e Memushaj.

Tutti al rientro dopo le assenze in campionato. Un segnale forte per il Tecnico Lerda, il quale ha avuto ottime garanzie sullo stato fisico e soprattutto mentale di calciatori in pianta stabile nell’undici titolare.

L’allenatore giallorosso aveva presentato Petrachi in porta; Vanin, Vinicius, Legittimo e Semenzato in difesa; Memushaj e Zappacosta a centrocampo; Bustamante, Malcore e Chiricò dietro a Foti.

Nel 2° tempo, per gli oltre 2.000 spettatori, arriva il gioiello di Bustamante: il sinistro del piccoletto  numero 10 scalda il pubblico giallorosso. Il cileno non fa tenerezza visto che gli avversari non usano le buone maniere per fermarlo. Forse non gioca nella posizione ideale (da mezzapunta, come lui stesso ha ammesso), ma i colpi sono in canna in qualsiasi zona del campo.

Nel corso del 2° tempo,  Lerda richiama Foti per Rosafio. I laziali vedono uno spiraglio per rientrare in partita al 13° quando Calderini buca Petrachi, 4-1. Chi attende altri colpi da Bustamante rimane deluso: al 15° il cileno, infortunato, esce tra gli applausi; al suo posto Di Mariano mentre Palumbo rileva Memushaj. Al 26° il Lecce resta in dieci: l’arbitro Lacagnina di Caltanissetta manda sotto la doccia Semenzato: rosso diretto.

Difesa a tre con Chiricò che chiude le ali per ringhiare sulla linea dei difensori. Al 39° anche l’Aprilia resta in dieci per l’espulsione di Calderini, autore di un fallo su Palumbo. Al 49° il quinto gol del Lecce: azione di Rosafio sulla destra, cross per Malcore che da due passi non può sbagliare: 5-1.

Il Lecce si porta in testa alla classifica del Girone C in attesa del confronto tra Perugia e Aprilia e dopo del confronto con i grifoni umbri, il prossimo 5 dicembre. Adesso riflettori puntati sul campionato con la doppia trasferta a Pavia e Lumezzane prima del riposo del 18 novembre.

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