
TARANTO – Effetuata in queste ore l’autopsia sul corpo di Claudio Marsella, l’operaio morto in un incidente all’Ilva, martedì scorso. L’esame autoptico è stato affidato al Medico legale di Bari Giancarlo Divella, per conto della Procura di Taranto.
D’altra parte, il legale della famiglia della vittima, Raffele Pesce di Brindisi, ha fatto disporre una seconda autopsia che sarà eseguita dal Medico legale Alessandro Bocchini. Gli operai dello stabilimento Ilva di Taranto, intanto riuniti in assemblea, hanno confermato la prosecuzione dello sciopero sino alle 7.00 di martedì prossimo e hanno deciso di presidiare i cancelli della fabbrica 24 ore al giorno a tempo indeterminato: lo rende noto l’Unione Sindacale di Base che ha indetto la protesta subito dopo l’incidente dello scorso 30 ottobre sulla stessa linea è anche il Comitato ‘Cittadini e lavoratori liberi e pensanti’ che afferma come al ‘Movimento ferroviario,’ la sicurezza è venuta meno per effetto di un accordo sottoscritto nel novembre 2010 da Fim, Fiom e Uilm che ha ridotto il numero degli addetti impiegati nelle operazioni.
L’azienda ha replicato che in realtà la procedura era stata innovata già dal 1999 dopo una fase di test che non aveva evidenziato problemi di sicurezza. Intervenute anche Fim, Fiom e Uilm, le quali, replicando alle accuse dei due movimenti di base, hanno detto “che nessuna modifica organizzativa degli assetti di lavoro nel reparto Mof è avvenuta in modo unilaterale in quanto al fine di perfezionare quanto più possibile le modalità di accordo si sono tenute assemblee retribuite di reparto tra i lavoratori“, i quali hanno poi accettato l’intesa.
3 avvisi di garanzia sono stati inviati, intanto, dal Sostituto procuratore della Repubblica, Giovanna Cannalire nei confronti del Direttore dell’Ilva di Taranto, Adolfo Buffo e dei tecnici Antonio Colucci e Cosimo Giovinazzi. Sono indagati per la morte dell operaio 29enne. Il giovane è deceduto a seguito delle gravi lesioni riportate, mentre, effettuava la manovra di aggancio del locomotore ai carri ferroviari. Ma sarà l’esito della autopsia a fare luce sui fatti.
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