LECCE – Sono scesi in strada arrivando da tutta la provincia ed hanno sfilato per la città oltre 300 lavoratori in cassa integrazione, operai delle aziende salentine in grave crisi: dall’‘Adelchi’ di Tricase alla ‘Filanto’ di Casarano, dalla ‘Melting Pot’ alla ‘Prototipo’ di Nardò.
Accompagnati dai sindacati, i rappresentanti dei lavoratori hanno raggiunto la sede della provincia, dove hanno incontrato i delegati di Confindustria. ‘Adelchi’ si è mostrata pronta a revocare la procedura di mobilità per i dipendenti solo con l’assicurazione della proroga della cassa integrazione per un altro anno.
I lavoratori in mattinata hanno chiesto innanzitutto il pagamento della cassa integrazione in deroga, ferma al mese di settembre. Per questo i rappresentanti sindacali e i rappresentanti dei lavoratori hanno incontrato il Prefetto Giuliana Perrotta che ha assunto l’impegno di intervenire e sollecitare i pagamenti presso il Ministero del Lavoro e la Regione Puglia.
Le 4 organizzazioni sindacali hanno, inoltre, chiesto la convocazione di un tavolo ministeriale per affrontare il problema. “È impensabile – dice Giuseppe Guagnano, Segretario provinciale della Filctem Cgil – che dal mese di gennaio circa 7.000 lavoratori rimarranno in mezzo ad una strada”.
Intanto, se entro lunedì non arriverà la cassa integrazione si annunciano nuove eclatanti proteste.