LECCE – A breve tornerà in libertà il ragionier Giovanni Paolo Guido, 43enne di Monteroni, coinvolto nelle indagini su un presunto grosso giro di usura. E, nelle prossime ore, saranno decise anche le sorti del suo titolare, Domenico Giancane, 63 anni, anche lui di Monteroni, proprietario della ‘Edil Giancane’ e della società ‘Maga’.
Entrambi furono arrestati il 24 ottobre scorso. Il primo ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento, il secondo in carcere con le accuse di usura ed esercizio abusivo del credito.
Il Giudice delle Indagini Preliminari Ines Casciaro ha disposto poco fa su richiesta della difesa la scarcerazione di Guido tra 20 giorni: tempo necessario ai fini delle sole esigenze investigative, cioè per trovare conferma a quanto l’indagato ha dichiarato e documentato nel corso dell’interrogatorio di garanzia.
Si sarebbero, infatti, attenuate le esigenze cautelari, perchè – per il Gip – Guido avrebbe sempre agito su richiesta di Giancane che però, almeno per il momento, è in prigione. Anche per quest’ultimo i legali Massimo Bellini e Andrea Sambati hanno proposto istanza di sostituzione della misura cautelare in carcere con i domiciliari.
Un articolato parere negativo è stato espresso dal Sostituto procuratore della DDA Alessio Coccioli (che sta coordinando l’inchiesta che vede coinvolti anche il Consigliere comunale Fabio Frassanito e l’ex imprenditore Gianfranco Pati). A breve anche su tale richiesta deciderà il Gip.
Intanto, gli accertamenti condotti dai carabinieri della Compagnia di Lecce procedono. Non si esclude che presto cresca anche il numero delle persone coinvolte.