CASARANO (LE) – Gli scatoloni, le etichette, il logo, le fascette e soprattutto la merce, 650.000 paia di calze, a prima vista non avrebbero destato alcun sospetto. Solo un occhio attento e, per così dire del mestiere, come quello della Guardia di Finanza, ha saputo smascherare la truffa.
I capi d’abbigliamento recuperati in alcuni depositi del sud Salento, fra Taviano, Racale, Ruffano e Acquarica del Capo, altro non erano che articoli abilmente contraffatti. La firma apposta sui capi, Gian Marco Venturi, era decisamente fasulla, tanto che è scattato il maxi sequestro.
L’operazione della Guardia di Finanza della Tenenza di Casarano, coordinata dalla Compagnia di Gallipoli e dal Cap. Francesco Mazza, ha portato al sequestro di 650.000 paia di calze contraffatte che, una volta rivendute al dettaglio, avrebbero potuto fruttare fino ad 1 milione e 150.000 euro.
Nei guai 5 persone, ovvero i responsabili di altrettante società coinvolte nella produzione e nel commercio degli articoli, denunciate a piede libero per contraffazione.
I militari hanno scoperto il raggiro dopo aver individuato, in un magazzino, cospicue giacenze di merce contraffatta.
Una volta esaminata tutta la documentazione, sono riusciti a risalire al mercato riferito alla stessa, ricostruendo la catena commerciale partendo dall’azienda che avrebbe prodotto le false griffe, passando attraverso un deposito di stoccaggio individuando, infine, alcuni punti vendita destinati al dettaglio.
1 commento
Le calze sequestrate non erano contraffatte, infatti c’era un regolare contratto con GianMarcoVenturi. Erano solo sprovviste del bollino anticontraffazione che la griffe ritardava a spedire. Infatti è stata dimostrata l’infondatezza del reato ed il PM ha archiviato il procedimento penale. La merce è stata dissequestrata il 19 ottobre. Informatevi bene prima di scrivere!!!