I cittadini si ricorderanno di chi non ha salvato il Salento

Tutto ciò che sta accadendo sembra fatto apposta per dare ai cittadini la possibilità di cancellare, con un colpo di spugna, questa classe politica insipiente e incapace. Non ci sono altre parole per definirla, perché a guardare l’atteggiamento dei nostri politici amministratori, preoccupati solo del proprio tornaconto e di salvare il salvabile della loro carriera politica, si capisce sempre di più l’indignazione dei cittadini.

La vicenda soppressione–accorpamento Province non poteva essere gestita peggio di così e, adesso, abbiamo un territorio ancor più abbandonato con un Presidente della Regione che non si vede mai e che diserta anche le sedute del Consiglio regionale per sopraggiunti impegni elettorali, le Province morte alcune e morte viventi altre, ed i parlamentari che non c’erano prima e non ci sono adesso.

Almeno loro avrebbero potuto e dovuto difendere il Salento che rischierà, dopo l’isolamento dovuto al Baricentrismo, lo schiacciamento dovuto a Bari città metropolitana. Insomma, si sta giocando con il fuoco…

Abbiamo gridato e pregato i nostri parlamentari di “salvare il Salento”, ma il peggior sordo è chi non vuol sentire.

Sappiamo bene, però, che nelle Segreterie dei partiti l’idea della Regione Salento non è più mal vista come si faceva finta prima.

Oggi, infatti, spazzate via le Province, resta l’unica ancora di salvezza. Ma per far diventare realtà il sogno, deve diventare l’ obiettivo di tutti.

I cittadini non possono cambiare l’Italia, senza l’aiuto di chi li rappresenta. Ecco perché il giudizio di tutti questa volta sarà netto e severo come mai in passato.

Qui si tratta del futuro nostro e dei nostri figli e non solo dei figli della Casta. E Allora non si scherza più.

Franco Ruggiero

Vice Presidente Vicario

Movimento Regione Salento

 

9 Commenti

  1. Gentile Dottor Ruggiero, il grande Salento era un ottima soluzione, ma visto che Lecce piccolo centro con arroganza e senza titolo voleva essere capoluogo, non si è potuto e non si potrà mai fare per colpa della città di Lecce, e dei suoi governanti.
    Il Governo centrale ha chiari lettere a sempre sostenuto che il capoluogo deve essere la città più numerosa, perchè Lecce non riconosce non riconosce tale decisione e perchè deve essere capoluogo, solo per l’estenzione metrica,
    Non cerchi di incolpare i politici in generale, se la prenda con i governanti Leccesi se domani saremo tutti schiavi della Bari che sia della regione Puglia che del Salento non gli frega niente.
    Loro hanno ragiunto il loro scopo d’altronte come hanno sempre fatto.

  2. Signor Nicola, Lecce è il Salento e il Salento è Lecce, ma come fa ad asserire che “Lecce piccolo centro con arroganza e senza titolo voleva essere capoluogo”, Lecce per gli ultimi 1000 anni circa è stato il capoluogo di Terra d’Otranto. Sicuramente piccolo come centro ma certamente con tutti i titoli, e per questo non arrogante nel richiedere a se il diritto anche se simbolico di città capoluogo. Per ultimo visto che la mette sul sentire comune di una identità Salentina, le ricordo ancora che Salento è Messapia e Taranto non è Messapia, la saluto e mi scusi se sono stato istintivo nel commentare.

  3. quoto nicola se lecce avesse abbassato la cresta e non avesse imposto il capoluogo a lecce,si sarebbe andati in altre direzioni. brindisi era luogo perfetto situata tra lecce e brindisi,anche come posizione piu’ baricentrica,avendo porto e aeroporto avrebbe avuto migliori collegamenti.

  4. ahj dimenticavo i portavoce del movimento sono palesemente berlusconiani…quindi di parte,altro che interesse del salento

  5. Nicola Oliva si vede che si palesemente tarantino… che di Salento non ne capisce nulla. In questo blog come in altri, scrivi di Taranto come grande città e parli di Lecce come di una piccola arrogante città senza importanza ma informati meglio e controlla su internet: ricordati che Taranto ormai ha meno di 200 mila abitanti e si ferma a quelli, mentre Lecce ha un’area urbana che gravita e lavora su Lecce di oltre 400 mila abitanti e una provincia (fedelissima!) di oltre 800 mila. A questo DEVI aggiungere tutta l’area sud brindisina e sud tarantina che si è da sempre (documentati) dichiarata leccese (e le delibere odierne lo dimostrano). Il ruolo politico dell’area urbana di Lecce tu che sei tarantino (uno dei pochi che non viaggia) non puoi capirlo… I paesi del brindisino, anche del nord brindisino lo conoscono benissimo… ps. nelle ultime ore anche Brindisi città e Latiano pare vi stiano abbandonando… leggi le ultime notizie… Oliva…. informati meglio…

  6. a me non risulta che latiano ,la mia città ,stia andando con brindisi. lecce è a 60 km, taranto a 45 basta farsi 2 conti e sarebbe piu facile recarsi a taranto piuttosto che a lecce,anche se lecce è piu affine culturalmente e linguisticamente ,con taranto abbiamo piu’ rapporti economici,ed è piu vicina. semplice ragione per cui il mio comune dovrebbe andare con taranto. a meno che lecce non decentri gli uffici a brindisi.d

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