GALATINA (LE) – Finisce sotto processo il 20enne originario di Galatina accusato di aver violentato una 35enne in un treno delle Ferrovie del Sud Est, lungo tratta Casarano-Gallipoli.
Antonio Cataldi, 20enne residente a Parabita, è stato rinviato a giudizio dal Gup Alcide Maritati.
Il processo si aprirà il 4 febbraio prossimo davanti alla Seconda sezione collegiale del Tribunale di Lecce. Sono 2 gli episodi contestati dal Sostituto procuratore Stefania Mininni.
Il primo risale all’11 luglio 2011. Il ragazzo, secondo l’accusa, avrebbe costretto la donna, che quotidianamente utilizzava il treno per recarsi al lavoro, a subire violenti palpeggiamenti al seno. Poi l’avrebbe strattonata fino a farla cadere per terra. Sotto minaccia l’avrebbe costretta ad assistere ad atti di autoerotismo.
I fatti poi si sarebbero ripetuti due mesi dopo, il 5 settembre. Per attirare la presunta vittima in un vagone isolato, le avrebbe sottratto il borsello. Una volta soli avrebbe ricominciato ad abusare di lei.
Atti sessuali e toccamenti senza alcun freno inibitorio. Il giovane, dotato di ‘inusitata forza’ come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio, si sarebbe abbassato i pantaloni per obbligarla a subire e a praticare atti sessuali.
La 35enne avrebbe cercato in ogni modo di divincolarsi, fino a riuscire ad attrarre l’attenzione del capo treno che subito chiese l’intervento dei soccorsi. Così la donna trovò il coraggio di denunciare tutto. Il giovane ha sempre respinto ogni accusa.