TARANTO – Spari davanti al Cantiere Maggese. Ed è subito giallo. Siamo nel cuore della ‘città vecchia’ di Taranto, in Largo San Gaetano dove un gruppo di persone, con una cooperativa onlus, lotta ogni giorno per portare arte e cultura nel quartiere.
E proprio contemporaneamente ai lavori di allestimento di una mostra fotografica, alla sala operativa del 113 è arrivata una segnalazione anonima.
Qualcuno ha udito l’esplosione di 5 petardi nella piazzetta e successivamente gli organizzatori della serata al cantiere culturale, secondo la ricostruzione degli agenti della Squadra mobile che ha avviato le indagini, sono stati avvicinati da alcune persone a loro sconosciute e che in modo minaccioso si sono lamentate del continuo fastidio provocato dalla loro attività.
Dopo l’aggressione verbale, secondo le dichiarazioni dei responsabili della cooperativa, una di queste persone ha anche esploso a scopo intimidatorio 5 colpi di pistola in direzione del muro adiacente la sede.
Il successivo sopralluogo da parte dei poliziotti, ha permesso di ritrovare e sequestrare 3 bossoli di proiettile cal.9 e 2 ogive dello stesso calibro, a conferma di quanto dichiarato dai testimoni.
Sono in corso le indagini della Squadra mobile coordinata dal Vice Questore aggiunto Roberto Pititto sull’episodio che fa riflettere. Difficoltosa ed ostacolata la strada della cultura nei quartieri difficili. Presto per parlare di chi e perchè abbia sparato davanti al centro culturale.
Ma inevitabilmente alla memoria torna la frase ormai celebre, di Antonino Caponnetto: “La mafia teme la scuola più della giustizia, la mafia prospera sull’ignoranza della gente, sulla quale può svolgere opera di intimidazione e di soggezione psicologica”.