
BARI – La Puglia con le sue 11 carceri, tra le quali quelle di Lecce e Taranto, può ospitare al massimo 2.459 detenuti. Invece, ad oggi ce ne sono 4.375, 2.100 in più del possibile.
Di questi, 218 sono donne e 811 stranieri.
Una situazione allarmante che in contemporanea in tutta Italia, è stata richiamata a Bari, dal Garante Regionale dei detenuti Pietro Rossi.
L’iniziativa è nata dopo le sollecitazioni del Capo dello Stato Giorgio Napolitano a migliorare la condizione dei detenuti nei penitenziari italiani.
Di qui si è deciso di sollevare l’attenzione nazionale. Rossi, ha presentato un ventaglio di iniziative che saranno portate all’attenzione del Parlamento per sbloccare la situazione e vanno dall’introduzione del reato di tortura, al riconoscimento del garante nazionale, al miglioramento delle condizioni di vita
all’interno delle celle.
Accanto a tutto ciò, in tutti i penitenziari pugliesi, sono state organizzate iniziative che mirano a favorire il clima familiare.
A Lecce e Taranto, ad esempio, clown, giocolieri, truccabimbi e burattini hanno animato le visite dei figli dei detenuti.
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