LECCE – Diretto, ironico e ricco di contributi audio e video. E’ la campagna per le primarie del centrodestra di Matteo Renzi che fa tappa a Lecce. Le regole della comunicazione le ha capite bene, non poteva fare altrimenti con un guru di nome Gori alle spalle.
Per questo Matteo Renzi mixa lo stile americano a quello inglese, e quel che esce è una mezz’ora ritmica e carica di contenuti. Dalle proposte: “No ai finanziamenti pubblici”, alla più insidiosa promessa: “Se io vinco, finisce la carriera in parlamento di Massimo D’Alema”.
Qualche giorno fa, a minacciare l’uscita dal Partito democratico, in caso di vittoria del Sindaco di Firenze, è stato il Segretario regionale Sergio Blasi.
E le parole di Renzi a D’Alema sono la risposta che il candidato alla premier ship vuol dare. Rottamo tutti. Basta inciuci, dice, ci vuol chiarezza, freschezza e competenza. Ad accoglierlo non il pubblico delle grandi occasioni, con nomi roboanti e dirigenti di partito di peso, bensì la base, proveniente da un pò tutta la provincia.
Ci sono i preannunciati Antonio Rotundo, Antonio Maniglio, oltre al convinto Paolo Foresio ma anche i curiosi, come l’ex Segretario cittadino del Pd, lettiano, Fabrizio Marra. Mancano appunto i big che, non sono mai stati generosi, in termini di presenze, nei confronti del primo cittadino fiorentino.
Ma a lui poco importa, l’importante è che ci sia la base, quella chiamata ad esprimersi.