TARANTO – “Non sarebbe uno scandalo se ad un certo punto si potesse pensare anche a forme di prestito pubblico o europeo o del governo” in favore dell’Ilva per investire nel risanamento ambientale degli impianti.
La pensa così il Segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini, dopo aver partecipato a Taranto ad alcune assemblee in fabbrica.
“Mi riferisco – ha detto – a soldi che vengono dati per fare investimenti e se è un prestito l’azienda si impegna a restituirli, come ad esempio hanno fatto in giro per il mondo. Se davvero la volontà è quella di difendere il lavoro e la salute insieme, dal passaggio degli investimenti non se ne viene fuori».
Per sabato 20 ottobre, la Cgil ha organizzato a Roma una manifestazione nazionale di tutte le aziende in crisi, dall’Ilva all’Alcoa, alla Fiat, a Finmeccanica, per citare solo quelle metalmeccaniche.
Lo ha annunciato il Segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini a Taranto. Alla manifestazione, che si terrà a Piazza S.Giovanni, parteciperà la leader della Cgil Susanna Camusso. “Siamo di fronte ad una emergenza nazionale – ha detto ancora Landini – per difendere l’industria nel nostro paese servono anche politiche industriali che il governo finora non ha avuto e che devono essere messe in campo. Il valore della vicenda Ilva è dimostrare che è possibile difendere il diritto al lavoro e il diritto alla salute. Questo farebbe fare a tutto il paese un passo in avanti”.
Nel frattempo, in Procura a Taranto, si consuma il vertice tra il pool di magistrati che conduce l’inchiesta sull’Ilva di Taranto e i custodi giudiziali delle aree sequestrate. Non è escluso che possa arrivare a breve una nuova stretta sulla esecuzione del sequestro.