
ORIA (BR) – La nascita di una Superprovincia, per molti amministratori locali, rappresenta la soluzione al rebus dell’accorpamento. E’ con questo spirito che il Sindaco di Oria, Cosimo Pomarico, ha chiamato a raccolta nel Castello svevo, i suoi colleghi e i tre Presidenti per discutere del futuro del territorio.
In pochi, in realtà, hanno risposto all’appello, ma questo sarebbe solo un dettaglio, dal momento che prossimamente sarà convocata una nuova riunione ad hoc. Tutto rimandato, si potrebbe dire, in attesa dei Consigli comunali di Brindisi e Taranto, fondamentali per le dinamiche geografiche che andranno a delinearsi.
Sono giunti a questa conclusione i Sindaci di Oria, Brindisi, Latiano e San Pancrazio: meglio attendere le decisioni dei due capoluoghi prima di portare avanti l’ipotesi della Macroprovincia.
Un’ipotesi su cui spinge Pomarico e che, a quanto pare, non dispiace nemmeno al Sindaco Consales, ma a patto che sia Brindisi il capoluogo.
Intanto nelle scorse ore, proprio sulla questione riordino si sono espressi i Comuni di San Vito dei Normanni e Torre Santa Susanna che hanno deliberato quasi all’unanimità l’intenzione di mantenere l’autonomia della Provincia di Brindisi.
“Se ciò non fosse possibile – precisano Alberto Magli e Costantino Galasso – noi opteremo per la Macroprovincia, escludendo del tutto la possibilità di una Provincia a 2 teste con Taranto. Per storia, cultura e tradizione siamo più vicini a Lecce”.
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