TRICASE (LE) – Abusivo esercizio di una professione, patrocinio o consulenza infedele, contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici,falsità materiale commessa dal privato, falsità in scrittura privata, truffa.
Questi i capi d’imputazione contestati dal Gip Alcide Maritati a Daniela Ruberto, 39enne di Tricase, patrocinante legale e aspirante avvocato, arrestata oggi dai militari della Sezione di P.G.-Aliquota Carabinieri della Procura della Repubblica di Lecce.
Dal 2009 ad oggi l’aspirante avvocato, millantando la piena titolarità della professione, si è resa responsabile del patrocinio e della difesa di varie cause, secondo quanto accertato dai militari agli ordini del Ten. Col. Massaro e dal P.M. Paola Guglielmi ed in seguito ad una serie di querele presentate a carico della Ruberto, da clienti insoddisfatti.
Per i suoi servizi , la 39enne riceveva anticipi, compensi e rimborsi molti dei quali non fatturati. La stessa disponeva di uno studio legale unitamente ad altro avvocato.
La non titolarità del ministero di difensore, ha causato nullità e decadenze per coloro che si erano affidati a lei. Dopo le formalità del caso, alla Ruberto sono stati concessi gli arresti domiciliari.