Accorpamento, querele e delibere. Vitali: “Comuni di centrodestra a Lecce”

BRINDISI – Si scrive accorpamento, si legge querele, strategie politiche, annunci, proclami e bluff smascherati. Dopo il vertice in Provincia di ieri, con i Sindaci (di centrosinistra) riuniti intorno al tavolo convocato da Ferrarese,  oggi il verbo passa sull’altra sponda.

L’Onorevole del Pdl Luigi Vitali convoca i giornalisti nella sede provinciale del partito azzurro. In primo piano, la querelle con i Segretari centristi Argese e Salonna, presto raggiunti da querela per le frasi riportate negli scorsi giorni.

L’Onorevole insiste. “La Provincia di Brindisi può essere ancora salvata. Brindisi come altre. Siena, per esempio”. A spalleggiare inconsapevolmente Vitali, l’Onorevole del Pd Susanna Cenni, toscana e senese: “Sulla questione del riordino degli enti locali – ha dichiarato la parlamentare – è importante proseguire sulla strada del confronto perchè possiamo ancora avere una proposta di riordino delle Province migliore di quella del Governo Monti, più rispondente ai nostri territori”.

Un bluff, secondo Vitali, anche la ‘Provincia a 2 teste’. Trovata del centrosinistra per fermare la ‘grande fuga’ dei Comuni brindisini in quel di Lecce. Stavolta, l’assist arriva dal Ministro Patroni Griffi: “La Provincia Bat è un pasticcio. Mai più 3 capoluoghi”. Secondo Vitali, neppure 2. Altrimenti, che spending review sarebbe? E così, ecco l’annuncio. I Comuni di centrodestra sono pronti a deliberare il passaggio a Lecce.

Cartina alla mano, la geografia brindisina si appresterebbe a diventare la cosa più simile alla tavola del Risiko. La fantapolitica, ci riporterebbe a una situazione assurda, con la ‘leccese’ Francavilla, ad esempio, accerchiata delle forze tarantine.

La realtà dei fatti, invece, ci dice che alla fine a decidere sarà il Governo, che esaminerà il ‘Piano di riordino‘ proposto dalle Regioni. Con criteri che, prendendo per buono il ragionamento di Vitali, potrebbero essere rivisti nel loro passaggio ‘obbligato’ in Parlamento.

Querele e ipotesi a parte, ad ogni modo, la prossima mossa spetta proprio ai Comuni, chiamati a deliberare la loro preferenza entro il 1° ottobre. Poi, si tireranno le somme. O, se si preferisce, i dadi del gioco da tavolo più eccitante del momento.

 

6 Commenti

  1. Sono convinto che siano ormai maturi i tempi per la costituzione di una nuova Regione “Salento Terra d’Otranto”. Sono stufo di constatare che tutto quello che succede nella nostra terra debba essere deciso da Bari, interessata a tenerci fuori dalle questioni economiche e dagli invenstimenti di sviluppo del territorio salentino.

  2. Per me che vivo in provincia di Brindisi,e penso che il discorso vale anche per chi abita in provincia di Taranto,non cambierebbe niente con l’istituzione di una nuova regione,perchè da una logica Bari-centrica si passerebbe ad una logica Lecce-centrica…si vede già dal modo insistente con cui molte istituzioni leccesi intendono influire sul destino della mia provincia,pur senza averne poi nessun diritto.E allora tanto vale lasciare tutto com’è…

    • concordo con juri.
      a lecce interessa controllare il destino dei comuni brindisini e tarantini.
      logica non diversa da quella di bari

  3. si ma lecce è vicina.. una nuova regione vorrebbe dire finanziamenti localizzati e le due città sorelle antagoniste ne potrebbero trarre dei benefici ineguagliabi.. lecce non dispone di aeporto porto ecc..xche nn capite?? se il tutto diventasse regione la reguone potrebbe riattivare il porto turistico di brindisi bloccato dalla puglia x favorire bari…preciso che sono di brindisi casale!!!

  4. cosi si finirebbe per diventare una periferia di lecce,che amministrerebbe i soldi solo per sè trascurando i paesi del tarantino e del brindisino,come oggi già trascura gran parte dei paesini di provincia.perchè nessuno lo capisce?
    addirittura lecce brama da tempo l’aeroporto per non andare a brindisi,vedi un po’ tu.
    poi sta porcata della regione salento finirebbe per portarci dal baricentrismo al leccecentrismo…

  5. Per favore tutto ma non sotto la provinvia di lecce che non ne avrebbe ne diritto ne logica ne gli abitanto per poterlo fare.
    Non dimentichiamoci che lecce si è salvata solo per la sua provincia estesa.
    Se Taranto e Brindisi si uniscono, potrebbero farsi sentire perche la nuova provincia avrebbe tutti i requisiti delle altre città.

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