TARANTO – Stop, almeno per ora, alle nomine in giunta. Sarebbe questa la decisione del Sindaco Ezio Stefànò, alle prese con il completamento della squadra di governo, alla luce delle indiscrezioni, sempre più insistenti, che parlano di un coinvolgimento diretto di politici ed ex amministratori tarantini nelle indagini della magistratura relative all’Ilva di Taranto.
A sollevare la questione per la verità era stato, 3 giorni fa, l’Assessore regionale del Pd, Michele Pelillo che, nella sede del suo partito, ha parlato di questione morale intorno all’Ilva e alla presunta ‘accondiscendenza della classe dirigente tarantina’ nei confronti della grande industria.
Una questione immediatamente raccolta dal Sindaco: “Non vorrei indagati nella mia giunta, il mio auspicio è quello che sia fugato ogni dubbio sugli eventuali indagati in modo che anche io mi potrò adeguare”. Per ora tuttavia, si congela anche se temporaneamente, la questione delle nomine.
L’inchiesta è quella dalla Guardia di Finanza di Taranto. Un’indagine partita tempo fa che voleva fare luce su concessioni pubbliche con molte ombre conclusa solo poche settimane fa con la consegna della corposa informativa delle fiamme gialle finita sul tavolo del Pubblico Ministero Remo Epifani il quale avrebbe già formulato le richieste all’ufficio del Gip.
I reati contestati girano attorno alla corruzione e concussione. L’ambito, invece, sarebbe quello della gestione dei rifiuti e delle fonti alternative di energia. Quest’ultima inchiesta intitolata ‘Environmental sold’ (ambiente venduto).
Bocce ferme per ora, a Palazzo di città. In attesa degli sviluppi giudiziari, i prossimi giorni saranno decisivi.