
LECCE – Immaginate una sera in pizzeria per quattro turisti in vacanza nel Salento. Immaginate 4 pizze e 2 birre in un locale della costa. E immaginate che il conto arrivato al tavolo ammonti a 100 euro tondi tondi. Per 4 pizze e 2 birre, non fa male ripeterlo. Immaginate infine che tipo di pubblicità potranno fare, tornati a casa, quei quattro turisti. La denuncia arriva da Alfredo Prete, Vice Presidente nazionale del sindacato degli imprenditori balneari e Presidente della Camera di Commercio. Che lo dice chiaro: i prezzi pazzeschi che qualcuno ha praticato quest’anno sono la peggiore promozione possibile per il Salento.
Per carità, la crisi c’è: ma pensare di rifarsi degli affari più magri bastonando i turisti che nonostante tutto sono arrivati nel Salento è la peggiore scelta di marketing possibile.
La stagione turistica 2012 è stata la prima, dopo una lunga sequenza di annate positive, che segna un’inversione di tendenza nel trend di crescita di arrivi e presenze nel Salento. Ma se la risposta diventa quella dell’impennata dei prezzi e dei turisti trattati come polli da spennare – e che alla fine nel Salento non torneranno più – stiamo freschi.
Carissimo presidente Prete. Sono il responsabile di un gruppo di musica popolare salentina, “I CORIBANTI”, che da tempo immemorabile svolge un ruolo di ambasciatore della salentinità in Italia ed in Europa grazie alla musica popolare. Non è un caso che un dei due figli che fanno parte con me del gruppo de “I CORIBANTI” mi definisca “testimone di Geova” per la mia insistenza nel promuovere il Salento qualunque sia la latitudine dove andiamo a proporre la nostra musica con il messaggio positivo che essa trasmette in chi la ascolta. Il riscontro di quello che facciamo in termini di marketing lo abbiamo ogni giorno con le persone che abbiamo incontrato in occasione dei concerti che teniamo fuori regione che ci scrivono per informarci che hanno deciso di trascorrere una vacanza nel Salento o per chiederci di aiutarle a trovare una soluzione ottimale per il loro soggiorno (agriturismo, B&B, appartamentino, albergo o quello che sia). Ma quando leggo notizie come quella della pizzeria dove si son fatte pagare cento euro quattro pizze e due birre. Locali del genere andrebbero chiusi immediatamente e senza possibilità di riaprirli. Il danno che fanno con le loro rapine è peggiore di quello che potrebbe fare uno scippatore o un rapinatore armato. Siccome i rapinatori che vengono scoperti finiscono in galera sarebbe giusto che anche questi nuovi rapinatori pagassero con la stessa pena: la galera. Questo farebbe sentire il turista e l’operatore onesto più tutelati e non sarebbe male con i tempi che corrono. Giancarlo Colella
Non capisco perchè di fronte a questi fatti ci sia comunque una strana aura di omertà:”Un locale x del paese y ha fatto pagare 100€ per 4 pizze e 2 birre…”. Facciamo i nomi, una volta tanto, in modo che questi personaggi che non possano più nuocere all’intero sistema turistico che faticosamente si cerca di far progredire, o vengano almeno messi di fronte alle loro TRUFFE!!!
La denuncia del Presidente Alfredo Prete è carente del nome del ristorante che avrebbe praticato i prezzi sproporzionati. Se, invece, tale denuncia è corredata dal nome del ristorante, allora chi ha diffuso la notizia, l’emittente TV, fa del terrorismo comunicativo e basta! Insomma, se e quando i fatti sono veri la denuncia, così come la notizia, devono essere complete, altrimenti il danno per il territorio è ancora maggiore. Infatti, chiunque, dall’estero, leggesse certe informazioni ‘parziali’ è chiaro che non verrebbe più nel Salento o avrebbe un atteggiamento estremamente diffidente. Pertanto, se la notizia è vera, che il dott. Prete e l’emittente televisiva che l’hanno diffusa dicano apertamente il nome di chi pratica le rapine, altrimenti stiano zitti … o hanno paura del ristoratore?
Avv. Giacomo Massimo Ciullo
purtroppo per queste persone ne paghiamo le conseguenze tutti noi ristoratori che sentendo certe notizie e non conoscendo il nome del locale “FURBO” i turisti preferiscono fare la spesa nei supermercati o nei discount e non sedersi ai tavoli dei ristoranti e pizzerie onesti che aspettano la stagione estiva per poter lavorare un poco in piu’.
Create una legge per far esporre il menu’ completo all’esterno di tutti i locali cosi’ ci si regola prima di entrare e poi vediamo questo “BRAVO RISTORATORE” a chi le vende le pizze a quei prezzi.
io non ci credo a questa notizia. ovunque vai a sederti ti portano il menù con i prezzi e con il costo del coperto. nel salento non esistono queste notizie. penso solo che sono certe dichiarazioni che danneggiano il territorio, perchè è impossibile spendere quella cifra dalle nostre parti.
però poi capita che siamo fieri di spendere 16 euro per un caffè a venezia…. a differenza che il salento lo sputiamo e venezia lo vantiamo