Cronaca

Tentato omicidio a Copertino: più che sospetti su un 41enne del posto

COPERTINO (LE) – Molto più che semplici sospetti. Sul 41enne copertinese, indiziato numero uno per il tentato omicidio di Luigi Margari, si addensano molto più che semplici sospetti.Per gli investigatori vale sicuramente tutto il materiale probatorio raccolto sinora: le immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionate nelle vicinanze del luogo dell’attentato, fra Via Amendola e Largo Vittime della Strada e le testimonianze raccolte, sia pure fra mille reticenze.

Interessanti, così li definiscono gli inquirenti, tanto i fotogrammi della telecamere quanto le dichiarazioni di chi avrebbe assistito alla scena. Sembra essere solo questione di ore.

Già subito dopo la sparatoria, avvenuta non lontano dal ‘Bar Road 46’, a due passi dalla centralissima Piazza Castello, i carabinieri della Compagnia di Gallipoli, agli ordini del Cap. Stefano Tosi, insieme ai militari della locale tenenza, diretti dal Luogotenente Salvatore Giannuzzi, hanno indirizzato le ricerche verso un’unica direzione.

Tra Margari ed il suo aggressore ci sarebbero vecchie ruggini, rancori mai smorzati e non è escluso che il regolamento di conti sia maturato in un contesto di piccola criminalità, legato perlopiù a contrasti di natura personale.

Arrestati entrambi nel 2003, nell’ambito dell’operazione ‘Cheval’, quella con cui fu sgominata una banda del cosiddetto ‘cavallo di ritorno’, da un paio d’anni erano tornati in libertà.

Piccoli, ma importanti tasselli, sono nelle mani degli investigatori che hanno perquisito l’abitazione del 41enne e acquisito il suo cellulare. Il telefono ora al vaglio dei tecnici che ne studieranno i contenuti: traffico in entrata, in uscita ed eventuali contatti avvenuti con Margari, attualmente ricoverato in Rianimazione, al ‘Fazzi’, in prognosi riservata.

Una cosa al momento è certa. Sul tentato omicidio è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti. Le indagini sono coordinate dal Sostituto procuratore Paola Guglielmi che in mattinata ha partecipato ad un mini vertice in Procura, con il Procuratore Capo Cataldo Motta ed i vertici dell’Arma.

 

 

 

 

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