Cronaca

La seconda chance dell’infermiera di Taurisano

LECCE – Da infermiera a sarta, da Taurisano al carcere di Borgo San Nicola. Lucia Bartolomeo aspetta la sua seconda vita, come quella dei capi d’abbigliamento usati che diventano borse e accessori nelle mani delle detenute del carcere di Lecce. Tra di esse, anche lei, l’infermiera di Taurisano.

Da quelle mura la Bartolomeo non esce ormai da 3 anni e mezzo, da quando il 23 febbraio 2009 le vennero revocati gli arresti domiciliari, conseguenti all’arresto, datato maggio 2007. In carcere, Lucia Bartolomeo ci è finita con un’accusa pesantissima, l’uxoricidio di suo marito Ettore Attanasio, attraverso un’iniezione letale di eroina.

E un’odissea giudiziaria che è arrivata, condanna dopo condanna, fino alla Cassazione per poi ricominciare dal via il 15 novembre del 2011, quando la Suprema Corte Penale con una sentenza clamorosa ha annullato con rinvio, la condanna per l’infermiera di Taurisano e ha disposto un nuovo processo, da celebrarsi a Taranto.

Il nuovo iter giudiziario si aprirà di fatto il 10 ottobre e intanto Lucia Bartolomeo aspetta la sua sorte nel carcere di Lecce: è fra le detenute reinserite in qualche modo nel circuito lavorativo da uno dei programmi di lavoro di Borgo San Nicola, quello di ‘Made in carcere’. Lo scopo principale del programma di lavoro, non esente da critiche a mezza bocca per le modalità di lavoro delle detenute, è quello di diffondere la filosofia della seconda opportunità per le detenute e della doppia vita dei tessuti. Questi ultimi vengono recuperati e riciclati in nuovi manufatti: borse, accessori, complementi d’abbigliamento.

Così le detenute imparano un mestiere – o utilizzano una competenza già acquisita – per prepararsi al mondo di fuori, per cercare di ottenere una seconda opportunità. Che per Lucia Bartolomeo, è ancora tutta da vedere: in questa caldissima estate 2012, l’infermiera di Taurisano – alla quale non è consentito dalla legge parlare con i giornalisti, neanche per parlare della sua bambina che la aspetta fuori – attende il nuovo processo e la battaglia giudiziaria che ricomincia, presso il Tribunale di Taranto e da cui dipende la sua esistenza.

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