
LECCE – “E’ una vergogna”, “solita… all’
Disappunto, stupore, rabbia, delusione per la scelta di salvare il Grosseto che viene lasciato in serie B e di condannare invece il Lecce anche in 2° grado. In attesa, dunque, del verdetto finale, quello del Tnas, i tifosi si dividono tra coloro che tengono ancora accesa una flebile fiammella di speranza e chi, invece, è convinto che ormai il quadro accusatorio sia davvero impossibile da smontare e che quindi, serie C sarà.
Sconcertato il Presidente di ‘Salento Giallorosso’ Antonio Ricciato: “Hanno trovato noi come capro espiatorio, non credo che il 3° grado possa portare nulla di buono, perchè ormai il disegno è chiaro. Ora, però, spetta alla tifoseria dimostrare il proprio amore verso questi colori”.
“Era difficile ribaltare una sentenza mediaticamente e politicamente già scritta – dice invece uno dei rappresentanti di ‘Lecce in Azione’ Alessandro Arnesano – una sentenza agevolata anche dall’inerzia con cui la precedente proprietà ha affrontato sin dall’inizio questa vicenda. Dobbiamo, comunque, rimanere compatti a prescindere dalla categoria”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche ‘Noi Lecce’ che invita il popolo giallorossoa fare fronte comune intorno alla squadra e se anche il 3° grado dovesse confermare la condanna – dicono dall’associazione – il Lecce penalizzato dalla giustizia sportiva, sarà ampiamente ripagato dai propri tifosi.
Quei tifosi che in curva nord hanno esposto lo striscione con la scritta “PRONTI A SOSTENERTI COMUNQUE, PRONTI AD AFFRONTARE CHIUNQUE”.
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